“Le condizioni sono stabili e la paziente non è in pericolo di vita. Le ustioni, di grado diverso, interessano il volto, le mani e parte della pancia. È costantemente piantonata e non può ricevere visite da nessuno”. Le notizie arrivano dal Sant’Eugenio di Roma dove la 42enne di origini brasiliane Braulina Cozzula è ricoverata da lunedì notte dopo aver ucciso il compagno, Valerio Amadio, 44 anni, gettandogli addosso della benzina (leggi). Non è ancora stato ricostruito quanto accaduto la sera di lunedì quando, intorno alle 22.00, dalla finestra del terzo piano di un palazzo di Via Dionigi a Campomoro, dopo un boato, sono uscite fiamme e fumo accompagnati da urla.
Mentre Braulina è fuggita riuscendo a raggiungere l’uscita del palazzo dove è stata soccorsa dal 118, per il compagno non c’è stato nulla da fare. In attesa dell’autopsia, che dovrà stabilire le cause del decesso, il magistrato ha disposto l’esame oggettivo e tossicologico di rito in questi casi per accertare se, prima di essere avvolto dalle fiamme, l’uomo sia stato narcotizzato o colpito da un corpo contundente. Secondo le prime ricostruzioni la vittima non ha avuto via di scampo perché è stato avvolto dal fuoco e probabilmente ha cercato in tutti i modi di spegnere le fiamme che lo avvolgevano. La donna rimarrà in ospedale fino a quando i medici non firmeranno le dimissioni. Poi passerà tutto in mano alla giustizia. (pa.cor.)
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