Una coppia riservata con due figli adolescenti che ad agosto si era trasferita nel quartiere residenziale di Campomoro. Lui, Valerio Amadio, 44 anni, dipendente del Carrefour, lei 42 anni B.C., di origini brasiliane. Una famiglia come tante che in un attimo diventa protagonista di una tragedia. I residenti non sanno ancora capacitarsi di quanto accaduto nella serata di ieri (leggi) quando la donna, sembra dopo una violenta lite – secondo le testimonianze non la prima lite tra i due – si è allontanata in auto con i due figli. Ma non era una fuga.
B.C., queste le sue iniziali, infatti è tornata a casa con due taniche di benzina e ha scagliato il liquido infiammabile contro il compagno che non ha avuto scampo. Le fiamme in pochi minuti hanno avvolto l’appartamento. Lei, nonostante il ritorno di fiamma che l’ha colpita in pieno, è riuscita ad allontanarsi ed uscire dal palazzo prima di svenire, come racconta l’inquilina del piano terra. “Con mio marito abbiamo sentito un botto – racconta – come se fosse stato lanciato un grosso vaso dalla finestra e poi le urla. È stato terribile. Siamo usciti fuori e abbiamo visto la donna, svenuta a terra, coperta di sangue e con bruciature anche sul volto. Nel frattempo è arrivata l’ambulanza con i medici che le hanno messo addosso la coperta isotermica. Lei, dopo essersi ripresa, ha iniziato ad urlare dicendo ‘Cosa ho fatto’, poi l’hanno portata via”.
“Non ci avevamo mai parlato – dicono moglie e marito che abitano nel palazzo di fronte – però la vedevamo spesso seduta su quella seggiola in balcone, anche di notte. E fissava il vuoto. A volte ti guardava come se volesse dirti qualcosa ma poi riabbassava lo sguardo. Ogni tanto li sentivamo discutere ad alta voce, ma nessuno pensava accadesse una cosa del genere”. “Sempre gentile e tranquilla”, la definiscono alcune sue compagne di danza sul fiume dove spesso si recava quest’estate. “Sicuramente riservata, ma nessuna di noi ha mai pensato potesse avere dei problemi. Non ci siamo accorte di nulla”.
Anche i proprietari dell’appartamento dove la coppia viveva, chiamati dalla polizia sul posto dopo l’incendio, parlano di “una coppia tranquilla, almeno in apparenza, che abbiamo visto quando sono venuti a vedere la casa e al momento della firma del contratto. Erano sempre insieme e non sembrava ci fossero screzi”. Un quartiere dove bene o male ci si conosce tutti e che invece si è accorto di una famiglia “invisibile” sino a ieri sera quando quattro vite sono, in un modo o in un altro, andate distrutte. (Pa.Cor.)
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