(r.l.) Emerge una dinamica drammatica per l’incendio che ieri sera è divampato a Campomoro, in un appartamento al terzo piano di una palazzina in via Dionigi (leggi). Nel rogo – seguito da une esplosione che ha preoccupato il quartiere – è morto il reatino V.A., queste le sue iniziali, 44 anni.
Secondo quanto emerso, a causare il tutto sarebbe stata una lite in famiglia. Prima delle 22, V.A. ha chiamato la Polizia, segnalando come la moglie, di origini brasiliane, si fosse allontanata con i figli. La donna, in realtà, si stava procurando delle taniche di benzina che, una volta tornata in casa, ha utilizzato contro il marito a margine di una lite furiosa, nata per motivi da accertare e con modalità ancora oggetto di indagine.
Le urla – assieme alla richiesta al 113 dell’uomo – hanno richiamato l’attenzione di vicini e forze dell’ordine. Sul posto, intorno alle 22 e qualche minuto, arriva il 118 e poi la Polizia: sanitari e agenti hanno trovato la tromba delle scale invasa dal fumo e la casa in fiamme. Evacuata un’altra famiglia presente nella palazzina e alcune abitazioni limitrofe.
Secondo quanto emerso, la donna, all’arrivo dei soccorsi aveva già ha dato fuoco al marito gettandogli addosso il combustibile, dopo aver fatto uscire i figli di casa. E mentre per il 44enne non c’è stato scampo e la casa è stata avvolta dalle fiamme (ne e nata anche una esplosione), lei è rimasta ustionata e svenuta. Portata al Centro Grandi Ustionati di Roma Sant’Eugenio, ha gravi ustioni su tutto il corpo. Per il marito 44enne nulla da fare. Complicato anche recuperare la salma: circa due ore per spegnere il rogo e permettere a Polizia Scientifica e magistrato di turno fare i rilievi del caso. La donna si trova dunque nella Capitale, ricoverata in stato d’arresto.
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