“Questo non è amore” la campagna della Polizia contro la violenza sulle donne

Nella ricorrenza del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza alle donne, la Polizia di Stato ha scelto di stare vicina alle donne rinnovando la campagna “… questo non è amore”. La Questura di Rieti ha promosso, come ogni anno, questo progetto, finalizzato a fornire la massima assistenza possibile alle donne vittime di violenze, diffondendo informazioni sugli strumenti di tutela a disposizione per intervenire su situazioni di violenza e stalking e ricordando anche che una semplice chiamata al 113 od una mail inviata all’indirizzo (qui) può garantire loro una valida assistenza, conforto e protezione verso ogni tipo di violenza, nel rispetto della privacy, e la tutela del caso nei confronti dei più deboli.

Per l’occasione nella giornata del 25 novembre personale specializzato della Questura di Rieti si è recato in tre istituti scolastici del capoluogo dove ha tenuto incontri su tale problematica con numerosissimi giovani, e poi nei principali luoghi di aggregazione cittadini ove personale della Polizia di Stato ha incontrato oltre 300 persone, in maggioranza donne, alcune delle quali hanno anche raccontato la loro esperienza di violenza subite. Nel corso degli incontri il personale della Questura di Rieti ha distribuito anche delle brochure dal titolo:“…questo non è amore”, al fine di sensibilizzare la cittadinanza sulla importante tematica della violenza di genere e sulle iniziative di contrasto attuate dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

L’iniziativa si è svolta in tutte le province italiane con momenti d’incontro volti a rompere l’isolamento e il dolore delle vittime di violenza di genere, offrendo il supporto di equipe di operatori della Polizia di Stato specializzati. Tale campagna di informazione e sensibilizzazione realizzata dalla Polizia di Stato in tutta Italia, che costituisce un importante punto di riferimento delle strategie di carattere preventivo sviluppate in tema di violenza di genere, ha fatto registrare negli anni numerosissimi contatti, che hanno reso possibile, oltre a segnalazioni all’Autorità Giudiziaria, l’individuazione di una pluralità di situazioni di disagio sulle quali è stato possibile intervenire in chiave preventiva anche attraverso l’attivazione degli opportuni canali delle reti antiviolenza.

Foto: Questura di Rieti ©

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