“L’Amministrazione dei Vigili del Fuoco affidandosi a un mero calcolo ragionieristico dimentica inspiegabilmente di inserire nello schema in materia di distribuzione delle piante organiche del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco il Distaccamento Permanente di Poggio Mirteto”: lo dice Massimo Vespia, segretario Fns Cisl.
“Come si rammenterà, infatti, la sede distaccata del Comando VVF di Rieti nella Bassa Sabina, è stata fortemente voluta dalla FNS CISL che attraverso una estenuante e lunga vertenza riuscì a fare aprire i battenti all’ambita struttura finalmente il 27 marzo del 2015. Da allora, le sole 5 unità operativa dislocate di giorno e di notte in quella sede, fronteggiano con solo tre automezzi (una autopompaserbatoio, una auotobotte e un modulo antincendio) una media di
più di mille interventi di soccorso all’anno che vanno dai frequentissimi incidenti stradali, agli incendi appartamento e, finanche, alla terribile esplosione dell’autocisterna di GPL sulla Salaria del
5 dicembre 2018 che, come è noto, costò la vita al vigile coordinatore Colasanti e al grave ferimento di altri 5 colleghi mirtensi. Da qui lo stupore del mancato potenziamento di una sede così strategica e importante da parte di un
Dipartimento troppo occupato ad applicare sterili calcoli matematici per giustificare l’incremento di unità operative nei vari distaccamenti dei Vigili del Fuoco della Penisola. Quindi se da una parte il Ministero intende rafforzare il personale del Distaccamento Permanente
dei VVF di Posta (da 34 a 46 unità operative da dividere nei 4 turni di servizio) per comprensibili ragioni legate al Sisma, evidentemente poco o niente vale per l’Amministrazione dei VVF stimare nell’elaborazione dello schema di decreto in questione, che il Distaccamento dei pompieri mirtensi
è tenuto ad affrontare continui e impegnativi interventi di soccorso di ogni genere in un’area territoriale vastissima che: conta più di 30 comuni ed è popolata da circa 50.000 abitanti; è attraversata dalla rete ferroviaria, dal fiume Tevere e dalla Autostrada A1 e da una rete metanifera di interesse nazionale; ospita un distretto industriale e un indotto in continua crescita (Amazon); accoglie due enormi complessi scolastici e la Riserva naturale Regionale di Nazzano, Tevere –Farfa (700 ettari)”.
“A ciò si aggiunga che proprio nelle adiacenze del Distaccamento Permanente VVF di Poggio Mirteto, al fine di completare l’originaria idea di costituire in quella zona il Polo della Sicurezza, è in fase di progettazione uno strategico Eliporto del 118 che opererà in tutta l’area della Bassa Sabina. L’insieme di questi elementi, di certo, sostanziali ma inspiegabilmente non ritenuti degni di alcuna considerazione dall’Amministrazione VVF, impone alla scrivente Organizzazione Sindacale di scendere ancora in campo per aprire l’ennesima vertenza con il competente Dipartimento, affinché anche il Distaccamento VVF mirtense ottenga, al pari della sede VVF di Posta, il potenziamento di organici necessario a dotare la sede distaccata della Bassa Sabina di nuove unità operative corrispondenti alle reali competenze territoriali assegnatele” conclude Vespia.
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