“Quale futuro per gli ex lavoratori della Asm, l’azienda municipalizzata del capoluogo reatino rimasti senza lavoro da quasi un anno ormai perché il decreto dignità non contemplava la loro assunzione al termine dei rinnovi contrattuali? Se ne sta finalmente riparlando in questi giorni dopo l’assunzione di quattro persone nell’impianto di Casapenta”. Così in una nota Alberto Paolucci, Segretario Generale della Uil di Rieti e della Sabina Romana, e Pierluigi Giacomelli, della Uil Trasporti di Rieti e della Sabina Romana.
“Il lungo calvario iniziò lo scorso gennaio – ricordano Paolucci e Giacomelli – lettere di licenziamento, mobilitazioni, richieste al Ministero e un tavolo con il Comune e la prefettura, ma per la maggioranza di quei lavoratori non ci furono soluzioni e per loro scatto l’espulsione dal mondo del lavoro”.
“Un epilogo amaro – proseguono gli esponenti della Uil – che vogliamo riscrivere attraverso un confronto costante con l’azienda municipalizzata partendo dal presupposto che ogni persona senza lavoro è una persona senza di dignità. Siamo quindi attenti – anche dopo la riunione di oggi – e lavoriamo affinché si dia il via a un percorso condiviso per il rientro e la stabilizzazione di chi è stato espulso dal mondo del lavoro”.
“E’ chiaro che per noi ci sono paletti invalicabili – concludono Paolucci e Giacomelli – questo percorso condiviso non può prescindere da una soluzione che preveda una selezione a evidenza pubblica”.
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