Sabato 9 novembre, tornano in mille piazze italiane “I Giorni della Ricerca di AIRC”: trova la piazza anche nel Reatino. Un appuntamento che da oltre vent’anni cresce e si rinnova per raccontare al pubblico i progressi raggiunti nell’ambito della prevenzione, della diagnosi e della cura del cancro, e presentare le nuove sfide che AIRC e la comunità scientifica si trovano ad affrontare per rendere i tumori sempre più curabili.
Il cancro resta una priorità a livello mondiale: solo nel nostro Paese per il 2019 si stima che saranno diagnosticati 371.000 nuovi casi, più di 1000 al giorno. Per incidere su questi numeri i ricercatori italiani stanno lavorando senza sosta, grazie al contributo fondamentale di AIRC, per arrivare a diagnosi sempre più precoci e trattamenti più efficaci e mirati. L’Italia si conferma un’eccellenza internazionale nell’ambito della ricerca oncologica come testimoniano le pubblicazioni dei nostri scienziati e anche il dato per numero di guarigioni che ci pone al vertice in Europa. La sopravvivenza a cinque anni è infatti aumentata, sia per gli uomini (54%) che per le donne (63%), rispetto al quinquennio precedente. Nel nostro Paese, attualmente, ci sono quasi 3,5 milioni di persone che hanno superato una diagnosi di cancro e in molti casi hanno un’aspettativa di vita paragonabile a quella di chi non si è mai ammalato, secondo AIRC.
La sfida dei ricercatori è confortata dai risultati raggiunti in molti ambiti, grazie a diagnosi sempre più precoci e ai progressi nei campi della chirurgia, della radioterapia e dell’immunoterapia, ma sappiamo che è necessario continuare a investire nel lavoro degli scienziati per riuscire a trovare le giuste risposte per curare tutti i tumori. Per questo sabato 9 novembre, i volontari della Fondazione saranno presenti in oltre 1.000 piazze per distribuire I Cioccolatini della Ricerca e raccogliere nuove risorse da destinare ai circa 5 mila ricercatori che lavorano in progetti sostenuti da AIRC. A fronte di una donazione minima di 10 euro sarà possibile ricevere una confezione con 200 grammi di cioccolato fondente, alimento che assunto in modica quantità può portare benefici, come spiega Antonio Moschetta, scienziato AIRC dell’Università di Bari: “Uno studio condotto da un gruppo di ricerca italiano, su una popolazione di quasi 11mila soggetti, ha dimostrato che il consumo di circa 20 grammi di cioccolato fondente ogni due giorni è in grado di ridurre i livelli di infiammazione circolante. Dato di grande rilevanza se si considera la relazione tra infiammazione e cancro. Un moderato consumo di cioccolato fondente a basso contenuto di zuccheri potrebbe quindi rappresentare un’ulteriore possibilità per ridurre il ruolo dell’infiammazione sistemica nell’aggressività e nella crescita dei tumori”. Insieme alla scatola di cioccolatini verrà distribuita anche la speciale Guida con preziose informazioni su prevenzione, diagnosi e cura del cancro.
Volto centrale della campagna che promuove l’appuntamento di piazza è Chiara, volontaria marchigiana che simboleggia idealmente l’impegno delle 20mila persone che, nel corso dell’anno, scendono in campo al fianco di AIRC. Accanto a lei Valentina e Leonardo, in rappresentanza dei tanti pazienti che hanno superato il cancro e che con le loro storie possono testimoniare i progressi raggiunti dalla ricerca grazie al lavoro di scienziati come Alessia Ciarrocchi e Nicola Baldini. Da lunedì 11 novembre I Cioccolatini della Ricerca saranno disponibili anche in 1.728 filiali di Banco BPM, partner istituzionale di AIRC che coinvolge dipendenti e clienti per sostenere le carriere dei giovani talenti dell’oncologia italiana.
Oltre alla distribuzione dei Cioccolatini della Ricerca, I Giorni della Ricerca propongono un ricco calendario di eventi per raggiungere e interessare il maggior numero di persone possibile. Tra le iniziative più importanti la campagna RAI per AIRC on air su tv, radio, testate giornalistiche e canali digital, gli incontri in 30 scuole in tutto il territorio e Un Gol per la Ricerca, iniziativa che unisce tutti gli stadi della Serie A e i media sportivi.
Foto: AIRC ©