“Il DL sisma contiene diversi elementi positivi ma come Regione Lazio, anche alla luce delle valutazioni presentate dai comuni del cratere laziale, abbiamo proposto alcuni emendamenti. In primo luogo, abbiamo chiesto di ripristinare l’intesa con le Regioni nell’adozione dei provvedimenti di competenza del Commissario, per garantire il rispetto delle competenze attribuite alle Regioni dalla stessa Carta Costituzionale”.
Lo ha detto l’assessore regionale al Lavoro e Politiche per la ricostruzione, Claudio Di Berardino durante l’audizione alla Camera dei Deputati, in rappresentanza della Regione Lazio, per illustrare la posizione dell’Ente sul cosiddetto DL sisma.
”Il ripristino dell’intesa – ha continuato Di Berardino – in quanto espressione di una condivisione unanime delle decisioni, assicura la concreta e leale collaborazione di tutte le Istituzioni coinvolte nel processo di ricostruzione ed è effettiva garanzia di semplificazione, trasparenza e accelerazione degli interventi. Tra gli aspetti di carattere più tecnico, abbiamo proposto diverse soluzioni volte a velocizzare e semplificare i processi della ricostruzione materiale, sia di beni privati che pubblici, specie per le strutture rase al suolo o pesantemente danneggiate. Nel Lazio – ha spiegato – abbiamo avuto due comuni quasi completamente rasi al suolo. Da ciò deriva il problema, per le stesse amministrazioni, di reperire documentazione tecnica antecedente al sisma. In questi casi, più che mai, è indispensabile applicare una normativa più semplice se non si vuole correre il rischio di porre ostacoli burocratici insormontabili. Basti pensare che attualmente il 60% delle istanze presentate vengono sospese dai Comuni che si trovano nella impossibilità di certificare la conformità edilizia ed urbanistica degli interventi di ricostruzione o di riparazione, cosa oggi richiesta dalle attuali normative”.
“Per quanto attiene la ricostruzione pubblica – ha aggiunto ancora l’assessore Di Berardino – abbiamo chiesto una semplificazione dei criteri di aggiudicazione dei servizi tecnici, come progettazione e direzioni lavori, degli interventi, che nel Lazio ad oggi sono 160. Abbiamo inoltre proposto la proroga di un anno di sospensione del versamento della quota capitale annuale per i mutui concessi alle Regioni e abbiamo chiesto la possibilità di finanziare anche gli interventi sugli edifici già interessati da precedenti eventi sismici, situati in Comuni non ricompresi nell’elenco dei comuni del cratere, ma che hanno subito un aggravamento dei danni a seguito del sisma 2016. Poiché già dichiarati inagibili alla data del 24/08/2016, per gli stessi è oggi preclusa la possibilità di ottenere un finanziamento; con il nostro emendamento, invece, potrebbero essere ammessi al contributo per la ricostruzione. Abbiamo infine proposto – ha concluso Claudio Di Berardino – la riclassificazione a sedi superiori delle sedi di segreteria dei comuni colpiti dagli eventi sismici, per poter dotare le amministrazioni locali di più e più qualificato personale”.
Foto: RietiLife ©