(di Christian Diociaiuti) Una vera e propria favola. È quella di Ebrima Darboe, il giocatore del Gambia convocato dalla Roma per Roma-Milan di oggi. Darboe, dopo esser arrivato dall’Africa in Italia, ha vestito la maglia dello Young Rieti, società nata nel 2014 e di casa nella nostra città, che fa crescere tanti ragazzi nel segno del calcio della nostra provincia. “Una bella favola – spiega a RietiLife il presidente dello Young, Massimo Masi – Darboe è stato con noi circa tre anni fa, dopo essere stato preso in carico dal progetto Sprar. Lo allenava Francesco Spognardi negli Allievi. Un gran bel giocatore nonostante la giovane età”. E mentre andava avanti la burocrazia affinché Ebrima (che è residente a Rieti,, a dare l’ok affinché giocasse a calcio era stato l’ex sindaco Simone Petrangeli) potesse stare in italia nonostante fosse minorenne, l’ha notato la Roma. I giallorossi, in un provino, hanno subito fatto capire allo Young Rieti di essere interessati e di volerlo nelle giovanili per crescerlo, valorizzarlo. Alla fine, a gennaio corso è arrivato il tesseramento definitivo, anche se già da diverso tempo Darboe era di casa a Trigoria. Oggi Paulo Fonseca lo porterà in panchina per la sfida con il Milan. E chissà che non arrivi anche l’esordio in A. La ciliegina sulla torta di una favola del nostro calcio. “Gli faccio l’in bocca al lupo, se lo merita. Noi allo Young gli vogliamo bene e lui ne vuole a noi” conclude Masi.
L’ARTICOLO DE “IL ROMANISTA”
(da Il Romanista) Ci saranno tre Primavera in panchina contro il Milan, due predestinati e uno che si è conquistato tutto con sacrifici che vanno ben oltre gli anni di allenamenti e fine settimana in campo dei suoi compagni. Giovedì in Europa League c’erano a disposizione Riccardi e Calafiori, oggi si aggiungerà Ebrima Darboe, che ieri ha ricevuto maglia numero 54 e prima convocazione: la Roma lo aveva portato a Trigoria nell’estate del 2017, riuscendo a tesserarlo solamente lo scorso gennaio, dopo un anno e mezzo di soli allenamenti, con Alberto De Rossi. Viene dal Gambia, lo stato più piccolo dell’Africa continentale: la superficie dell’Alto Adige, meno abitanti di Roma, un piccolo sbocco sull’Atlantico, il resto è tutto confine con il Senegal. Da lì Darboe è arrivato in Italia in cerca di fortuna, senza genitori, ed è stato preso in carico dallo Sprar, il Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati, che tratta con particolare attenzione i minori accompagnati come lui. Che è stato portato in un centro di accoglienza a Rieti: con altri migranti ha cominciato a frequentare il centro sportivo dei dilettanti dello Young Rieti, società dilettantistica nata nel 2014. Era il più bravo, ed è stato segnalato alla Roma: invitato per un provino, lo ha superato brillantemente. Solo che in casi come il suo la burocrazia rallenta tutto: il tesseramento per un club professionistico, che gli ha fatto firmare un contratto e gli garantisce uno stipendio, è ovviamente nell’interesse del ragazzo, ma l’avallo (necessario) del tutore nominato dal Tribunale dei Minori ha comunque i suoi tempi. Classe 2001, da giugno è maggiorenne, e titolare, dopo qualche mese da prima riserva: mezzala sinistra, un destro educato, si era allenato con i grandi quando non era ancora tesserato, ora può sognare l’esordio.
Nella foto, Darboe in azione con la Roma
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