“Sono mesi che come organizzazioni sindacali pretendiamo la riapertura di un tavolo di confronto per la Vertenza Gala Solsonica ma, nonostante le numerose sollecitazioni, non riusciamo ad essere convocati dal Ministero dello sviluppo economico. C’è stata anche una richiesta d’incontro formale fatta dalle segreterie nazionali di Fim Fiom Uilm a luglio ma la situazione non si sblocca”: lo scrivono Vincenzo Tiberti Fim Cisl, Luigi D’Antonio Fiom Cgil,
Franco Camerini Uilm Uil.
“Vogliamo ricordare a tutti che parliamo dell’azienda del Presidente di Confindustria Lazio Ing. Tortoriello che dopo aver acquisito Solsonica non ha rispettato gli accordi sottoscritti al Ministero ed ha mandato a casa circa 200 lavoratori. Al momento gli ex lavoratori sono in mobilità in deroga ed in attesa del sussidio da marzo. La situazione sta diventando sempre più pesante ed è giusto che tutte le parti che hanno sottoscritto l’accordo si assumano le proprie responsabilità. L’accordo fu sottoscritto da Gala, Ministero dello sviluppo economico, Regione Lazio, Comune di Rieti e organizzazioni sindacali con i lavoratori. La cosa ancora più grave è che l’imprenditore sfugge da ogni confronto e non dice fino in fondo quali sono le sue reali intenzioni. L’azienda è chiusa da tempo ed i lavoratori hanno diritto di sapere” aggiungono i sindacati.
“È passato un anno dall’ultimo incontro fatto presso il Comune di Rieti e da allora più niente. Ci fu detto che l’Ing. Tortoriello aveva un piano per far ripartire lo stabilimento e che lo avrebbe presentato nei mesi successivi, invece da allora non abbiamo avuto più notizie. Vista l’attuale situazione e la mancanza di risposte da parte di Tortoriello, abbiamo pensato insieme con i lavoratori di organizzare una manifestazione sotto la sede di Gala a Roma per avere direttamente dall’imprenditore le dovute risposte. Un sostegno forte a tale iniziativa ce lo aspettiamo anche da parte di tutte le istituzioni locali perché quello che sta facendo il presidente di Confindustria Lazio è prendere in giro non solo i lavoratori ma un intero territorio con il quale lui aveva sottoscritto degli impegni che ad oggi non ha mantenuto” concludono i sindacati.
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