La Toscana premia Amatrice. Lo fa in occasione della Fiera Didacta, il più importante appuntamento sul mondo della scuola, che dal 9 all’11 ottobre trasforma Firenze nella capitale europea della scuola del futuro.
Nella splendida location della Fortezza da Basso sono giunti anche otto studenti delle classi terze e quarte del Centro di Formazione Professionale Alberghiero di Amatrice, accompagnati dal docente Fabio D’Angelo, da Fabio Barberi, direttore dell’Istituzione Formativa della Provincia di Rieti e da Anna Fratini, direttrice del Centro di Formazione Professionale. È stata Cristina Grieco, assessore all’istruzione della Regione Toscana, a consegnare al Centro di Formazione il Pegaso della Regione.
Riaprire una scuola è qualcosa di importante, hanno sottolineato i presenti alla cerimonia: dà il senso di un paese che torna a vivere. Gli studenti di Amatrice hanno portato i loro prodotti: salumi, salsicce, biscotti alle mandorle e le ‘mbriachette (una sorta di taralli dolci da tuffare nel vino), il pecorino e il guanciale. E non poteva mancare, con questi ingredienti, un piatto di pasta all’amatriciana. Ne sono stati preparati cinquecento assaggi, degustati in un baleno.
“Con grande orgoglio – ha spiegato Fratini – abbiamo accolto l’invito della Regione a rappresentare le scuole del Lazio in questo importante appuntamento. Abbiamo avuto l’onore di far conoscere i prodotti tipici locali e i nostri ragazzi hanno preparato centinaia di piatti di amatriciana. Abbiamo cercato di rappresentare non solo la nostra scuola, ma anche Amatrice e la sua tradizione enogastronomica”.
Dopo tre anni di trasloco obbligato, il Centro di Formazione Professionale tornerà il 14 ottobre ad Amatrice anche con il quarto anno. Grande soddisfazione è stata espressa dal Cda dell’Istituzione Formativa. “Attraverso manifestazioni ed incontri come questo di Firenze – evidenzia la presidente Cinzia Francia – si comprende quanto sia importante il regolare corso delle attività scolastiche, che diviene espressione della volontà di ripresa. Un impegno per il futuro che si gioca innanzitutto sulla formazione delle nuove generazioni e su un universo di luoghi formativi da cui, con buone guide, è possibile trarre profitto”.
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