(ch.pa.) C’è anche la casa editrice fondata da Giuseppe “Pippo” Civati a Liberi sulla Carta 2019.
Si tratta di “People” che l’ex leader dem ha “creato” insieme a Stefano Catone e Francesco Foti. A distanza di sicurezza da “certe pratiche politiche romane”, con People, ha sfornato successi editoriali come “La Banalità del Ma” di Mauro Biani, “Il mare nero dell’indifferenza” di Liliana Segre e “Fine” di cui è autore insieme a Marco Tiberi.
PEOPLE – “Quando per mesi, sui social, ti intimano di andare a lavorare, alla fine, maturi l’idea che devi farlo. Anche se lavoro molto meno di prima”, dice sorridendo. La casa editrice People è una nuova avventura: “Avventura è il termine corretto. Forse un po’ romantico e visionario, ma è così. Avevo voglia di guardare le cose da un punto di vista laterale, diverso – prosegue – e di distaccarmi dal “quel” sistema di relazioni romane”.
UN AUTO-GOLPE – Tra una sigaretta accesa e un’altra spenta, accantonato, solo temporaneamente, il pensiero sulla sorte della Juve, l’inevitabile passaggio sull’incandescente situazione politica attuale: “Beh il Mojito di Salvini era chiaramente fatto male. Un auto-golpe un po’ insensato, il suo. Non si può dare del “poltronaro” dopo che si è fatta, a grandi linee, la stessa cosa – prosegue – Io avrei preferito discontinuità, con un profilo più alto”.
LA ECO DI GRILLO – Ministri tecnici ai ministeri tecnici, dunque?: “Quello che dice Grillo oggi, io, lo dal 2013. L’alleanza era necessaria, ma andava gestita in un altro modo. Un altro Premier, nuovi Ministri e un progetto ancora più ambizioso. Il Salvinismo c’è stato e c’è ancora”.
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