La Polizia lo trova con droga e soldi: pusher reatino di 28 anni torna ai domiciliari

(da comunicato della Polizia) Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti hanno arrestato il pluripregiudicato reatino Z.A., di anni 28, già destinatario dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria, resosi responsabile di una continuata attività di spaccio di sostanze stupefacenti.

Nell’ambito dei servizi di contrasto alla microcriminalità, ed in particolare allo spaccio di stupefacenti, rafforzati dal Questore di Rieti Antonio Mannoni,  gli Agenti della Polizia di Stato hanno intrapreso una meticolosa attività di indagine nei confronti di un pregiudicato che, in più circostanze, è stato sorpreso mentre effettuava attività di spaccio di stupefacenti nel capoluogo reatino.

Il reatino, infatti, dopo essere stato arrestato più volte per la cessione di stupefacenti, nel mese di febbraio di quest’anno era stato trovato in possesso di circa 20 grammi di hashish e di oltre 100 euro in contanti, provento della sua attività di spaccio, posta in essere, addirittura, mentre si trovava ristretto agli arresti domiciliari disposti dall’Autorità Giudiziaria in occasione dei precedenti arresti operati dal personale della Polizia di Stato.

Con il passare del tempo, la misura degli arresti domiciliari era stata convertita dalla competente Autorità Giudiziaria nella misura dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Alcuni giorni fa, però, gli investigatori reatini hanno nuovamente sorpreso l’uomo in possesso di sostanze stupefacenti e di una importante somma di denaro, evidenziando ancora una volta, una consistente attività di spaccio di droga.

L’Autorità Giudiziaria reatina ha così disposto per lo spacciatore l’aggravamento della custodia cautelare disponendo nuovamente la misura degli arresti domiciliari. Nella giornata di ieri, gli Agenti della Squadra Mobile reatina, hanno così rintracciato l’uomo arrestandolo e conducendolo presso la propria abitazione dove dovrà rimanere in regime di arresti domiciliari.

Foto: RietiLife ©

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