(dal Corriere di Rieti – Luigi Spaghetti) Se hanno voluto fare i “furbetti” o se, al contrario, hanno commesso degli errori in assoluta buona fede nel compilare le domande questo, eventualmente, lo deciderà la magistratura. La certezza è che ad oggi sono venti i casi di illecite richieste per il Contributo di autonoma sistemazione (Cas) scoperti in città su quasi duecento domande presentate.
Soggetti, cioè, che in qualche modo avrebbero finto di essere terremotati per ottenere i contributi per la casa danneggiata dal sisma del 2016. Di questi, nove, hanno già provveduto a restituire le somme indebitamente percepite per un importo complessivo di 65.434,81 euro. Per gli altri sono in corso ulteriori verifiche da parte della polizia locale. “Sono state scoperte irregolarità su una ventina di richieste – fanno sapere dal Comune di Rieti – e in nove casi gli intestatari hanno già provveduto alla restituzione delle somme indebitamente percepite relativamente al contributo di autonoma sistemazione. La restituzione è avvenuta successivamente all’accertamento da parte della Procura di Rieti di un indebito introito del Cas”.
A quanto pare le anomalie erano emerse sin dai primi accertamenti, facendo scattare controlli capillari sulle istanze presentate. L’operazione è stata condotta attraverso l’esame di autodichiarazioni e riscontro dei dati dichiarati dai singoli richiedenti il contributo che avrebbero fatto emergere dichiarazioni inesatte su luogo di residenza o domicilio e numero di persone componenti il nucleo familiare. Come detto la somma indebitamente percepita restituita al Comune di Rieti (come risulta dalla determinazione numero 1564 del 3 luglio 2019), ammonta complessivamente a 65.434,81 euro ed è relativa al periodo che intercorre dall’inizio dell’erogazione al mese di febbraio 2019. Importi che, a secondo dei singoli intestatari, vanno da un minimo di 800 euro ad un massimo di 13.200 euro.
“Una volta accertata l’irregolarità i nove beneficiari delle somme indebitamente percepite si sono affrettati a restituirli per intero. Una somma che è già finita nelle casse comunali ma destinata, probabilmente, ad aumentare visto le ulteriori anomalie accertate” concludono dal Comune. Intanto a distanza di tre anni dal sisma, nel solo capoluogo sono 154 le famiglie ancora fuori casa per un totale di quasi quattrocento persone. Famiglie che percepiscono un contributo Cas che va da un minimo di 400 ad un massimo di 1500 euro mensili a seconda delle persone che compongono il nucleo familiare. Il Comune per luglio e agosto ha assunto un impegno di erogazione a favore dei nuovi richiedenti in quanto sgomberati dalle proprie abitazioni di 229.516, 13 euro. Vale a dire 114.761,29 per luglio e 114.754,84 euro per il mese di agosto. Il Comune continuerà a farlo fino al prossimo 31 dicembre come previsto dalla proroga del decretone. Dopo si vedrà.
Foto: RietiLife ©