(r.l.) La morte dell’escursionista francese in Cilento, trovato cadavere 10 giorni dopo il suo sos lanciato via cellulare, ha aperto un’intensa polemica sul numero 112 ma soprattutto sulla geolocalizzazione dei richiedenti aiuto. E il Lazio? E Rieti?
“Nella Regione Lazio – dichiara in una nota l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato – nelle zone coperte dal numero unico 112 è già attiva la App ‘112’ gratuita che invia automaticamente all’operatore le coordinate geografiche dell’utente consentendo di localizzare in tempo reale la sua posizione. L’utente inoltre compilando il proprio profilo personale nella App mette in condizione l’operatore di avere tutte le informazioni utili e necessarie per il soccorso. In questi giorni si registra un boom di installazioni della App e questo è un fatto importante. Oggi il NUE 112 nel Lazio serve un bacino di utenza di oltre 4,2 milioni di abitanti”.
D’Amato, tuttavia, dà un numero aggregato: 4,2 milioni di abitanti sono solo una parte dei laziali. E gli altri? E le altre zone?
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