(di Christian Diociaiuti) Che con Gondo sarebbe andata a finire così lo si poteva immaginare già dal primo giorno di ritiro. Il giocatore ivoriano – già l’anno scorso al Rieti e legato alla squadra amarantoceleste da un contratto fino al 30 giugno 2020 – non si sta allenando con il team di Mariani già da ieri. Neanche chiediamo: sicuramente la versione ufficiale sarà “motivi personali”, ma la realtà è un’altra. Gondo vuole andare via, direzione Gubbio. Le sirene tentatrici sono attive già da inizio stagione.
IL MOTIVO – Ma perché non allenarsi? Di fatto è una presa di posizione, in quanto si è aperto un aspro confronto a suon di rilanci con la società. Il giocatore di fatto è legato ai amarantocelesti che non vogliono cederlo oppure vogliono farlo alle loro condizioni: chi vorrà acquistarlo dovrà versare 200mila euro al Rieti. Condizioni che non piacciono al giocatore e alla scuderia Raiola. Nella medesima situazione sta passando le sue giornate a Rieti Nicolò Gigli. Anche lui dallo scorso anno a Rieti e pure lui con la voglia di andar via. La tentazione è Caserta; lui però si sta allenando regolarmente con la squadra, a differenza del compagno attaccante che ieri e questa mattina non si è visto al Gudini. Anche per Gigli il Rieti vuole 200mila euro, ma il procuratore del giocatore (Vincenzo Raiola, cugino di Mino) non ci sta. Si profila, dunque, un vero e proprio braccio di ferro e un caso dell’estate. Come andrà a finire questa storia? Chi la spunterà? Si troverà una mediazione?
COPERTA CORTA – Aldilà di questi interrogativi, c’è da sottolineare che un Rieti già dalla coperta cortissima deve rinunciare – come di fatto gli è successo nella debacle Olbia con il mancato schieramento dell’attaccante e del difensore intenzionati ad andar via – ad altre due pedine importanti e di esperienza. Qualità rare nell’attuale rosa, se si eccettuano Marcheggiani, Tirelli, Marchi, Zanchi, Pegorin. Una squadra che così, come dimostrato domenica, non terrà certamente la botta di un campionato fisico e competitivo, in cui ci sono sì avversarie stratosferiche ed altre alla portata, a patto però che l’organico venga implementato.
MERCATO FERMO – I tifosi però già da alcuni giorni si domandano perché nel cuore del mercato e a 15 giorni dal gong non ci siano ancora nuovi arrivi. Chiaro che la società stia monitorando, sentendo anche la Salernitana che già tanti giocatori ha piazzato qui allo Scopigno. Ma il mercato è fermo soprattutto perché Curci sta cercando di vendere e chi gli si è avvicinato, gli ha fatto intendere espressamente di non gonfiare troppo la rosa di giocatori che per nuovi soci o acquirenti sarebbero solamente un peso. Questo vuol dire che i probabili nuovi acquirenti non arrivano dall’orbita Salerno e Lazio. Tutto sta ovviamente nelle mani di Curci: accettare o rifiutare le offerte segnerà il futuro del club. Per ora si lavora sotto traccia. La situazione di stallo, però, è deleteria per il mercato: mentre tutti si rinforzano, il Rieti resta a guardare e si accontenta dei baby granata e poco altro.
SUMMIT CON FABIANI – E a proposito di Salerno: ieri pomeriggio c’è stato un nuovo vertice con Angelo Fabiani. Arrivato in sordina allo stadio – ma avvistato poco prima della sua entrata – ha partecipato a un riservato vertice con il presidente Riccardo Curci è il direttore Pierluigi Di Santo. Sul tavolo i soliti consigli per muoversi in questa nuova stagione e chiaramente il calciomercato, dopo l’affare Maistro (al Rieti 200mila euro in due tranche) che si è concretizzato con l’acquisizione del cartellino del giocatore da parte della Lazio – visto che la Salernitana non avrebbe più potuto ingaggiare giocatori, considerato il tetto trasferimenti raggiunto.
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