Pubblichiamo il comunicato stampa della Coldiretti Rieti.
Coldiretti Rieti ha preso parte , nei giorni scorsi, a un incontro avvenuto a Roma presso la sede regionale dell’associazione, riguardante la vertenza latte che sta tornando d’attualità a causa delle mancate risposte della parte industriale a rivisitare un prezzo non più remunerative per le aziende ciociare e laziali. “Oggi – spiega il direttore della sede reatina Aldo Mattia – la media, per quanti conferiscono il proprio prodotto, alla Centrale del Latte arriva a malapena a 40 centesimi per ogni litro prodotto, mentre al consumo, il latte viene venduto ad oltre 1,60 euro. Nella nostra provincia i prezzi di talune strutture sono ancora più bassi. Tutto ciò non è più accettabile e per questo bene ha fatto il direttore regionale Aldo Mattia, con il presidente Massimo Gargano, a coinvolgere i presidenti delle maggiori cooperative e delle altre organizzazioni agricole per programmare azioni e iniziative a sostegno di una mobilitazione pronta a diventare protesta se non arriveranno in tempi rapidi risposte concrete”. A dire il vero, da quanto si apprende, l’assessore regionale alle Politiche agricole della Regione Lazio, Di Paolo, ha convocato un incontro con le organizzazioni per lunedì. Subito dopo i vertici di Coldiretti decideranno cosa fare. “Abbiamo seguito le varie assemblee che Coldiretti ha organizzato in molti comuni – ha affermato Enzo Nesta, presidente di Coldiretti Rieti – siamo pronti anche a verificare la possibilità di acquisizione delle azioni della Centrale del Latte di Roma con percorsi però chiari con i quali decretare il nostro futuro senza subire mortificazioni per il nostro prodotto di qualità”. Tra le proposte di Coldiretti c’è anche quella di sensibilizzare i consumatori con una lettera aperta mediante la quale spiegare ai produttori che la nuova proprietà della Centrale, la francese Lactalis, continua a fare elemosine agli imprenditori nonostante l’incremento delle vendite. “Si è ipotizzato anche il blocco delle consegne ma – chiosa Nesta – speriamo che non si arrivi a questa drastica soluzione e che a breve, magari con l’ausilio delle Istituzioni, si possa far convocare il tavolo delle trattative”. Insomma la situazione è davvero esplosiva e critica e non si escludono manifestazioni eclatanti di protesta. Sia il direttore Mattia che il presidente Gargano, rimarcando le gravissime difficoltà che si continuano a registrare nel settore lattiero caseario, nell’indifferenza più assoluta, hanno chiesto di nuovo all’assessore regionale di intervenire auspicando che da lunedì in poi si possa trovare un percorso mediante il quale scongiurare ogni tipo di manifestazione e di protesta. La Parmalat sotto il controllo della francese Lactalis sta sottopagando il latte agli allevatori rischiando di far chiudere centinaia di aziende agricole non solo in Ciociaria ma nell’intera regione. “I tempi della politica – chiosa Mattia – sono assolutamente inconciliabili con le esigenze non più procrastinabili delle imprese agricole, strette nella morsa della crisi ed in balìa di industriali di settore che fanno profitto proprio nei momenti di debolezza delle Istituzioni”. Foto (archivio): Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 19 Ottobre 2012