(ch.di.) “Mi prendo la prima ora di gioco. Però no, non posso ritenermi soddisfatto. Ripartiamo arrabbiati per fare meglio con la Ternana. Sappiamo che abbiamo bisogno di altre soluzioni, anche numeriche, arriveranno”. Parole di Alberto Mariani, allenatore del Rieti, dopo il ko 4-1 in Coppa a Olbia, nella prima uscita stagionale.
La squadra è rientrata stamattina, dopo la cena in Sardegna e il viaggio in traghetto tra notte e alba, poi pullman fino a Rieti. E qui, tutti a casa? No, neanche per sogno. Mariani ha “punito” i suoi per il risultato troppo rotondo, le ingenuità e il gioco carente nella seconda parte di gara con un allenamento allo stadio, appena scesi dal pullman. Un’ora – tra le 9 e le 10 – per fissare quel che è andato (la prestazione di Tirelli su tutti) e quel che non gli è andato a genio (in difesa, soprattutto in mezzo). Un messaggio a società e tifosi che staff e ragazzi lavorano. Una mezza punizione per tutti, unita all’utile: è la settimana di Ferragosto e inevitabilmente si salterà qualche mezza giornata oer permettere a tutti di stare in famiglia.
Ora la palla passa a Curci e Di Santo: poco più di 15 giorni per trovare i sostituti di Gigli e Gondo in partenza e dare alternative. Coperta corta e troppo giovane, quale è la rosa attuale del Rieti, rischiano, infatti, di mettere a repentaglio il Rieti e la permanenza in C sin dal 25 agosto.
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