Foto: Gianluca VANNICELLI ©
L’Abbazia di San Salvatore Maggiore come l’Inferno dantesco, ma poi tutti riuscimmo a riveder le stelle, sopra le alture e sotto il magnifico cielo di Concerviano. Si è concluso così, domenica sera, Teatro Altrove, la rassegna promossa dalla Fondazione Varrone per guidare con il teatro il grande pubblico alla scoperta di borghi e angoli remoti delle valli reatine. Un rischio, si scrisse – e giustamente – un mese fa, al lancio dell’iniziativa per le difficoltà logistiche e amministrative legate all’utilizzo di certi luoghi e anche per la fatica di richiamare pubblico in eventi che non garantissero street food e facile divertimento. “Una scommessa vinta – dice oggi il vice presidente Roberto Lorenzetti, ideatore della rassegna – Tutto è stato difficile: per gli organizzatori organizzare, per gli attori recitare, per il pubblico partecipare. Perciò il successo che in crescendo ha accompagnato i 3 week end al castello di Rocca Sinibalda, a Borgo Antuni e all’Abbazia di Concerviano ha dello straordinario. E per questo l’anno prossimo riproporremo la rassegna”.
Un successo merito senz’altro della capacità di richiamo dei luoghi, ma anche del Teatro Potlach e del Gruppo Jobel, che hanno saputo calarvi le loro storie e guidare il pubblico a guardare quei luoghi antichi con occhi nuovi, quei castelli chiusi e quei siti abbandonati con una libertà e un respiro che solo il teatro sa suggerire.
E merito del pubblico, generoso e intrepido nel misurarsi con la salita di Antuni come con la strada impervia per San Salvatore Maggiore, senza altro richiamo se non il luogo, il titolo dello spettacolo e una bottiglia d’acqua. Un grande ringraziamento lo meritano anche i padroni di casa: a Rocca Sinibalda il professor Enrico Pozzi, che ha spalancato le porte del suo misterioso e mutevole Castello, e il sindaco Stefano Micheli; a Borgo Antuni la sindaca di Castel di Tora Cesarina D’Alessandro e il presidente della Riserva Cervia e Navegna Giuseppe Ricci: grazie alla loro assistenza e a quella dei guardiaparchi, dei ragazzi del Servizio Civile e dei volontari dell’associazione Camminando con, centinaia di persone sono potute arrivare fino in cima a Monte Antuni e godere lassù di due splendidi pomeriggi di teatro. Un grande grazie anche al sindaco di Concerviano Pierluigi Buzzi, che pur di consentire l’utilizzo della maestosa Abbazia di San Salvatore si è messo a totale disposizione dei gruppi teatrali. Il risultato sono stati i “Racconti di Shakespeare” del Potlach che hanno incantato il pubblico con giochi di luce e azioni sceniche e suggestioni quasi felliniane, e da ultimo il viaggio nell’Inferno di Dante con il Jobel, con la gente letteralmente immersa nel flusso dello spettacolo. Oltre 200 le persone che hanno sfidato la notte e la strada per arrivare e ripartire in piena sicurezza, grazie ad un servizio di gestione della viabilità impeccabile svolto dai volontari del Noe di Rieti. “Dobbiamo dire grazie alla Fondazione Varrone perché ha voluto scommettere sulla nostra valle per la sua inedita rassegna teatrale – ha detto chiudendo la serata di domenica il presidente della Comunità Montana del Turano Dante D’Angeli – Ma anche la Fondazione ci sarà grata per averla aiutata ad uscire dalla dimensione della sola città”.