“Nonostante il trionfalistico annuncio spot datato luglio 2017 del presidente Zingaretti, l’alberghiero di Amatrice non ha ancora nemmeno un progetto definitivo. Lo ha confermato oggi, in risposta ad una mia interrogazione, l’assessore Di Berardino. Apparentemente, il ritardo è da attribuire all’inerzia del Commissario Farabollini, che non ha ancora dato il via libera alla parte di finanziamento eccedente i 7,5 milioni previsti”: lo scrive Sergio Pirozzi, Presidente della XII Commissione (Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione) del Consiglio Regionale del Lazio.
“Secondo quanto ricostruito da Di Berardino, a oltre un mese di distanza dalla trasmissione della nota dell’ufficio speciale ricostruzione che richiedeva l’autorizzazione, Farabollini non ha ancora risposto. È bene ricordare che il Comune di amatrice ha versato agli uffici del commissario fondi provenienti da donazioni private, finalizzati alla ricostruzione dell’alberghiero, per circa un milione di euro. Cifra molto vicina a quella necessaria per coprire lo sforamento del budget stanziato. Tralasciando il fatto che altre opere, un terreno che non era di proprietà pubblica, sono già operative, è evidente che, contrariamente all’annuncio di Zingaretti di 2 anni fa, l’alberghiero non sarà mai pronto per il 2020. Nemmeno nel 2022. E soprattutto, si apre un interrogativo sulla gestione dei fondi versati dal comune di Amatrice, le cui modalità di gestione e di impiego sono ad oggi sconosciute. Se la situazione non si dovesse sbloccare rapidamente, per fare chiarezza su quest’ultimo punto, sarà necessario l’intervento della Procura della Repubblica. I cittadini e le imprese che hanno donato, e il Comune di Amatrice che ha versato al commissario, hanno il diritto di sapere che fine hanno fatto i loro soldi, e quando sarà completata l’opera a cui erano destinati” conclude Zingaretti.
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