(naz.orl.) Arieti, Segni o son desto? La Phoenix di Alessio Murrazzani espugna la tana del Segni per 22-10 e vola solitaria in testa alla classifica. Le tre mete di Gunnella (14’), Francesco Rosati (60’) ed Emanuele Menè (65’) permettono agli Arieti di saccheggiare un campo spinoso come quello romano, fortino che farà inciampare molti. Al primo vero banco di prova del campionato (sette giorni fa con il Civitavecchia era stata accademia) gli Arieti non tradiscono, e confermano i propri pensieri stupendi di alta classifica. Partita maschia, estremamente dura (tre espulsione temporanee per i reatini) ma alla fine il carattere degli uomini di Murrazzani ha la meglio sui fallosi padroni di casa, resisi pericolosi soprattutto nei primi quindici minuti di entrambi i tempi. Il tecnico è costretto a rimodulare la linea dei trequarti, causa le assenze di Natali e Gentile, e così sceglie Emanuele Menè per il ruolo di estremo, Vannozzi e Francesco Rosati come centri e la coppia Martellucci-Loprete alle ali. Tra gli avanti, poche novità rispetto all’esordio contro il Civitavecchia, se non il debutto del solido pilone aquilano Pezzopane. In mediana vanno Fabio Carotti e Max Kahn: 3/6 per quest’ultimo dalla piazzola e qualche problemino fisico che lo limita. Arieti che soffrono nel primo quarto d’ora, vanno in meta con Gunnella ben assistito dai colleghi di mischia, chiudono il primo tempo sul 10-3 e si fanno raggiungere in apertura di ripresa sul 10-10. A metà secondo tempo, la svolta. Francesco Rosati infila il coltello nel burro della linea difensiva romana – con la deliziosa collaborazione di Kahn – e deposita in meta il più spettacolare dei 17-10. Una meta che scaccia i fantasmi: in quel momento gli amarantocelesti giocano in tredici, per le espulsioni temporanee di Pegoretti e Martellucci, e il punteggio è pericolosamente in bilico. La barca rischia di affondare, e invece – tac – ci pensa il minore dei fratelli Rosati a risolvere la faccenda. Cuore Arieti. Cinque minuti più tardi, poi, è Emanuele Menè a chiudere i conti, con la terza meta di giornata. Murrazzani concede ottanta minuti a tutti e quindici i titolari. Cambiare gli equilibri in una situazione così delicata non avrebbe giovato, spiegherà alla fine il tecnico. L’assalto conclusivo per la quarta meta, quella che garantirebbe il bonus, non porta gli effetti sperati. Ma poco male, qui c’era da vincere, e si è vinto. E gli Arieti, per la prima volta dal ritorno in serie B, si arrampicano in solitaria al primo posto della classifica. E’ lunga, lunghissima, ma il Rieti Rugby quasi tutto reatino (10 elementi su 15) c’è. Eccome, se c’è.
ASD CIVITAVECCHIA R. CENTUMCELLAE – POL. AMATORI RUGBY MESSINA 11 – 11 (2-2)
RUGBY F.C. SEGNI ASD – ASD ARIETI RUGBY RIETI 10 – 22 (0-4)
PRIMAVERA RUGBY ASD – RUGBY CITTA’ DI FRASCATI SSD 21 – 17 (4-1)
GRAN SASSO RUGBY – A.P. PARTENOPE RUGBY ASD 42 – 21 (5-0)
MIWA ENERGIA BENEVENTO – S.S.D. COLLEFERRO RUGBY 18 – 08 (4-0)
ASD C.U.S. ROMA RUGBY – HELIANTIDE SAN GIORGIO R. REGGIO CALABRIA 18 – 13 (4-1)
Classifica: Rieti punti 9; Benevento e Primavera punti 8; Gran Sasso punti 6; Cus Roma punti 5; Amatori Messina punti 3; Reggio Calabria e Civitavecchia punti 2; Rugby Città di Frascati punti 1; Colleferro 0; Segni -4.
Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO © 14 Ottobre 2012