Emozionante, il reading dell’Iliade di Massimo Wertmuller e Anna Ferruzzo venerdì sera a San Giorgio, meraviglia allo stato puro il teatro portato fin nel cortile grande del Castello di Rocca Sinibalda, primo dei tre week end della rassegna promossa dalla Fondazione in luoghi del territorio di particolare bellezza ma di non facile accesso.
La pioggia improvvisa di venerdì pomeriggio ha imposto di spostare la rappresentazione dell’Iliade da Largo San Giorgio all’ex Chiesa: poco male per il pubblico, che grazie anche alle musiche eseguite dal vivo da Pino Cangiolosi, si è ritrovato come immerso nell’atmosfera a tratti cruenta a tratti dolcissima delle pagine immortali di Omero riscritte da Alessandro Baricco, guidato dalle sole voci dei due interpreti. E’ stata un’ora di altissimo teatro, seguito dal pubblico anche in piedi con un’attenzione e una partecipazione che come un’onda emotiva è arrivata diretta ai due attori, entusiasti dell’accoglienza della platea reatina.
Altro “palcoscenico”, il cortile grande del Castello di Rocca Sinibalda, altra proposta teatrale, stavolta dal Potlach, che sabato sera ha presentato il “suo” Ventimila leghe sotto i mari, incantando grandi e bambini, che hanno seguito lo spettacolo quasi immersi nella scena. I giochi di luce e la straordinaria energia degli interpreti hanno portato gli spettatori nei fondali di oceani immaginari, e le ombre di grandi navi e specie marine sconosciute solcare le mura merlate del castello. Tutto sotto la direzione di un comandante visionario come Pino Di Buduo, che da quarant’anni guida l’equipaggio del Potlach.
Domenica sera cambio radicale di scena: stavolta il Castello ha fatto il Castello, fornendo l’ambientazione perfetta al racconto dell’avventurosa vita di “madama” Margherita d’Austria fatto dagli attori del Gruppo Jobel. Con loro scene e pubblico sono stati in continuo movimento, seguendo una trama fatta di intrighi di palazzo e di drammi privati, ma con molte concessioni all’ironia. Dal portone del Castello la gente ha risalito lo scalone dietro a paggi e banditori al lume di candela al momento dell’imbrunire, in un’atmosfera in cui sembrava che la duchessa di Firenze, figlia di Carlo V, potesse davvero comparire tra i cipressi di Rocca Sinibalda. Un’ottima prova di gruppo, orchestrata dal fondatore e art director del Jobel Lorenzo Cognatti, che al termine della serata ha ringraziato organizzatori e padroni di casa – il vice presidente della Fondazione Varrone Roberto Lorenzetti, il sindaco Stefano Micheli, il professor Enrico Pozzi – e dato appuntamento al prossimo week end di Teatro Altrove, destinazione Borgo Antuni.
Foto: Gianluca VANNICELLI ©