La Festa del Sole è finita. Ma non si ferma mai l’attaccamento per i colori del proprio rione e per questa manifestazione. È quello che si evince dalla lettera di Alessia D’Orazi, reatina che vive a Londra e figlia di uno storico partecipante alla Festa del Sole, in maglia Borgo, come Augusto D’Orazi. Pubblichiamo questa bella lettera che è un mix di affetto familiare e attaccamento al rione, alla città e alla Festa del Sole. Nella foto, Augusto D’Orazi festeggia con il suo rione.
Gioia, preoccupazione e fatica. Tre aggettivi per descrivere questo scatto! Ogni anno sempre la stessa storia, caro papà… Il tuo telefono diventa un centralino, mamma disperata perché la cena a casa è pronta ma tu sei ancora al fiume a gridare: “Sinistra, destra”. Perché dai, diciamolo, che per te la Tinozza è la terza figlia gemella mai avuta, l’unica delle tre che ti ascolta. O meglio, delle 5. Sì, perché vivere con 5 donne in una casa è veramente difficile. Ma torniamo a noi. Come non ricordare mia sorella, tua futura sostituta in acqua e fuori, colei che fin da piccola ha dimostrato lo stesso tuo coraggio nello sfidare le acque gelide del Velino, mentre io ti supplicavo di uscire perché morivo dal freddo! Beh… in effetti il buongiorno si vede al mattino! Ho cercato di seguire il palio anche a chilometri di distanza e sfortunatamente come l’anno scorso non potevo essere lì, con il Borgo, come io e mia sorella abbiamo sempre sognato fin da bambine.
Invito ognuno di noi ad AMARE il palio, ad amare il proprio Rione, poiché è “simbolo” di Rieti ma soprattutto un evento imperdibile della nostra città! Per quanto riguarda te, papà, so quanto sia importante questo evento ogni anno (anche perché appartiene al tuo essere così selvaggio) e dedichi tutto te stesso nella riuscita di questo, ma a chilometri di distanza nei quali sono, mi è davvero difficile pensare che da adesso in poi te ne starai a casa a cenare con la tua Jane fino all’arrivo del prossimo palio. Quindi: anche se, ieri, senza allenamento hai voluto gareggiare ed io non ero d’accordo, mi hai dimostrato ancora una volta che potere è volere e volare e che il tuo essere competitivo non svanisce mai! Sei grande papà! Ti voglio bene. Alessia D’Orazi
Foto: Grillotti ©