“I Mestieri dell’integrazione”: si chiama così il progetto promosso da Confartigianato che fa parte del sistema SIPROIMI e vi partecipano la 5° Comunità Montana – Montepiano Reatino, il Comune di Cantalice e Confartigianato Imprese Rieti. La proposta progettuale prevede un’attività di accompagnamento all’autonomia per stranieri beneficiari di permesso di soggiorno per motivi umanitari, nonché per titolari di altre forme di protezione, promuovendo l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo sul territorio attraverso l’acquisizione di competenze specifiche nei settori dell’artigianato e dei servizi. Nello specifico, sono previsti percorsi formativi, non solo nella forma tradizionale in aula, ma anche direttamente nelle botteghe degli artigiani o nelle aziende agricole che diventano scuole all’interno delle quali acquisire delle competenze professionali specialistiche.
La durata del progetto è di 12 mesi, inizierà il 1° settembre 2019 e terminerà il 31 agosto 2020. L’ambito territoriale dell’intervento coincide con il comprensorio della 5° Comunità Montana (Cantalice, Cittaducale, Colli sul Velino, Contigliano, Greccio, Labro, Leonessa, Monte San Giovanni in Sabina, Montenero Sabino, Morro Reatino, Poggio Bustone, Rivodutri) e con il Comune di Rieti. L’obiettivo prioritario del progetto è la formazione specialistica finalizzata al raggiungimento dell’autonomia attraverso l’inserimento lavorativo. Obiettivo complementare è la possibilità per le aziende locali di fruire di lavoratori già formati.
“Abbiamo aderito al Progetto propostoci dalla 5° Comunità Montana – afferma Maurizio Aluffi, Direttore di Confartigianato Imprese Rieti – dopo un’attenta riflessione ed aver chiarito ruoli, competenze e soprattutto obiettivi. Per Noi l’inclusione sociale e lavorativa è un aspetto importante, se non fondamentale, per gli scenari futuri del Paese e del nostro territorio. Il lavoro è una dimensione importante per le aspirazioni delle persone a godere dei propri diritti, a poter esprimersi ed essere ascoltate, a beneficiare di una stabilità familiare e di uno sviluppo personale, a veder garantita giustizia ed eguaglianza di genere. Il lavoro è elemento principale di coesione sociale – continua Maurizio Aluffi – il primo deterrente avverso i conflitti generazionali, religiosi, di etnia. Purtroppo fattori come la discriminazione e la violenza ostacolano l’instaurarsi di un legame positivo tra lavoro e sviluppo umano, in alcuni casi il lavoro diventa addirittura strumento di gravi violazioni dei diritti umani, come per il lavoro minorile, il lavoro forzato, il lavoro obbligato delle vittime di tratta. Confartigianato Imprese Rieti lavorerà alacremente per attuare questo programma/progetto di accompagnamento al lavoro tramite l’orientamento e la formazione finalizzati alla ricerca di un impiego e per la nascita e il rafforzamento di micro-impresa, privilegiando, dove possibile, la forma dell’impresa sociale e cooperativa, fornendo strumenti, formazione tecnica e sostegno economico. Non ci limiteremo, conclude il Direttore Aluffi, alla sola formazione, ma ci adopereremo affinché le aziende accolgano con piacere i ragazzi destinatari del Progetto”.
Le persone interessate sono una cinquantina, i settori riguardano: manutenzione del verde, autoriparazione, logistica e trasporti, serramentisti e lavorazioni metalliche, falegnamerie, tappezzerie, alimentazione (fornai, pizzaioli, pasticcieri, cuochi, camerieri), ricamo e sartoria. Il Presidente della 5° Comunità Montana Gastone Curini esprime così tutta la sua soddisfazione: “I Progetti SPRAR hanno dato ottimi risultati, ribaltando la convinzione che alcune azioni a favore dei titolari di protezione internazionale siano inutili o peggio ancora solo uno ‘sperpero’ di denaro. Questo nuovo progetto di inclusione sociale, che vede come nostri partner Confartigianato e il Comune di Cantalice, coinvolgerà 50 persone e avrà la durata di un anno a partire da settembre 2019. Il nostro obiettivo è quello di promuovere azioni per conseguire un’efficace governance delle politiche del lavoro e di integrazione, che tengano conto delle peculiarità del fenomeno migratorio e del mercato locale. Intendiamo – ribadisce il Presidente Curini – promuovere la partecipazione attiva dei migranti alla vita economica, sociale e culturale, anche attraverso la valorizzazione delle associazioni, per favorire la partecipazione dei cittadini stranieri alla vita pubblica e sociale e sensibilizzare la comunità d’accoglienza favorendo conoscenza e rispetto reciproci. Vogliamo realizzare, conclude Gastone Curini, un’azione pilota per la sperimentazione di un modello di interventi strutturali d’integrazione, emancipazione e inserimento socio lavorativo, rivolto alle fasce vulnerabili di migranti”.
Il Sindaco di Cantalice Silvia Boccini conferma “l’importanza del progetto che coniuga gli interventi a favore delle fasce deboli con lo sviluppo del territorio e dell’economia locale. Sottolinea che il Comune ha aderito con entusiasmo sia per le positive esperienze di collaborazione con la 5° Comunità Montana che per aver già constatato come interventi di integrazione strutturati e concreti, ormai da vari anni attuati anche dalla propria Amministrazione, abbiamo una soddisfacente ricaduta sul territorio”.
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