(di Chiara Pallocci) “Queste cazzate dite?”. È il sindaco Cicchetti a chiederselo – e chiederlo – durante il Consiglio Comunale andato in scena – è proprio il caso di dirlo – ieri. Oggetto della sbottonata domanda, la vox populi (circolante tra la maggioranza) secondo la quale, la “pervicace richiesta” di rimozione dell’incompatibilità a carico dei consiglieri di minoranza Simone Petrangeli, Alesandro Mezzetti, Carlo Ubertini e Giovanni Ludovisi, sarebbe “solo un’impuntatura” dello stesso Cicchetti.
UN ANNO E TRE MESI DI ITER – Da ricordare la vicenda per la quale, circa 50 amministratori – attualmente ancora in carica e non – avrebbero percepito, tra il 2006 e il 2018, per errore ed inconsapevolmente, emolumenti in misura superiore al previsto e che, per questo, pena la decadenza dalla carica, sono stati chiamati a rimborsare l’ente. Tre di essi, Antonio Boncompagni (Lega), Giuliano Sanesi ed Ettore Saletti (Forza Italia) hanno già scelto di pagare la quota d’indennità, confermando la loro presenza all’interno del Consiglio.
IL CONSIGLIO VOTA A FAVORE – Dopo una maratona durata più di sei ore, con 18 voti favorevoli, 8 contrari e due astenuti, il Consiglio ha votato contro la sospensione dell’iter di incompatibilità: “Procedimento di accertamento della sussistenza della causa di incompatibilità sopravvenuta (art. 63 comma 1, n. 4 e 6 del TUEL). Contestazione definitiva ai sensi dell’art. 69, comma 4 del D.Lgs. 267/2000. Assegnazione termine per rimuovere le cause di incompatibilità”. Il settimo, ultimo (e per questo, contestatissimo), punto all’odg. Dieci giorni, questo il lasso di tempo entro il quale, i quattro consiglieri, saranno chiamati a sanare i motivi dell’incompatibiltà, vale a dire il ricorso avviato contro il Comune di Rieti e la restituzione delle indennità contestate, in attesa di una nuova seduta di Consiglio.
“È UN ATTO POLITICO” – “È un atto che non serve – ha dichiarato Calabrese in fase di dibattimento – Un argomento gonfiato e burocratico che ha assunto una valenza politica perché, guarda caso, i nomi sono quelli di coloro che rappresentano la vecchia maggioranza e che, manu militari, verrebbero fatti fuori”.
“È VOMITEVOLE” – Aspro il commento del consigliere Mezzetti: “È tutto preordinato. Inserito solo al settimo punto l’incompatibilità di 4 consiglieri. Parliamo delle lucette (debiti fuori bilancio del Settore Cultura, ndr) e poi ci mettiamo dentro anche l’incompatibilità. È una vicenda vomitevole”.
“MINACCE DI SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO” – “Abbiamo vinto e, pertanto, non abbiamo alcun motivo di agguerrirci contro la minoranza – ha risposto il sindaco Cicchetti – Sono stato minacciato dello scioglimento del Consiglio se non fossi andato avanti. Abbiamo richiesto approfondimenti molteplici perché sapevamo che sarebbe stata una questione che sarebbe ribollita in aula consiliare”.
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