“Nessuna scorciatoia, serve ricostruzione sana”. Così, in una nota, i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil, Michele Azzola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica unitamente ai segretari generali delle categorie degli edili regionali Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, Mario Guerci, Fabio Turco e Agostino Calcagno, hanno parlato dei vari temi sul terremoto: dalla tutela dei lavoratori, alla ricostruzione.
“Costituire un Gruppo di lavoro regionale per il monitoraggio del Durc congruità nei lavori di ricostruzione delle aree della Regione Lazio colpite dagli eventi sismici del 2016 è un passo avanti importante per la difesa della legalità e della sicurezza nei cantieri interessati dalla ricostruzione. Il terremoto di tre anni fa ha causato una ferita profonda nel tessuto sociale ed economico dei territori coinvolti: la rinascita dovrà essere garantita in tutti i suoi aspetti e l’intesa di oggi segna un punto importante per la difesa della legalità, del lavoro di qualità e delle impresa sane”.
Poi hanno continuato “particolarmente qualificanti perché ritenuti centrali nel protocollo sottoscritto, i punti relativi ai temi della sicurezza, al rispetto del contratto nazionale di lavoro dell’edilizia e della clausola sociale. Il tema della sicurezza viene adottato come vero metodo di lavoro e verrà controllato in tutta la sua filiera, dall’impresa aggiudicatrice ai subappalti. Per quanto riguarda la contrattazione, allo scopo di difendere i lavoratori e contrastare definitivamente il dumping contrattuale, viene sancito che l’intera filiera dovrà applicare unicamente il contratto edile. La tutela dei lavoratori viene ulteriormente ribadita con l’inserimento della clausola sociale, per cui nessun lavoratore o lavoratrice dovrà rimanere fuori nella successione degli appalti”.
“Questo significa che sarà preciso impegno di tutti i firmatari garantire il contrasto al lavoro sommerso e irregolare, impedire fenomeni di dumping, aprire le porte ai controlli, dare ai lavoratori la certezza del rispetto della contrattazione e delle norme sulla sicurezza nei cantieri. Vogliamo una ricostruzione sana per un territorio sano: nessuna scorciatoia sarà ammessa” hanno concluso i sindacati.
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