Sulla vicenda dello sfratto alla 70enne disabile (leggi), intervengono Comune e Ater: “La donna protagonista della vicenda è a tutti gli effetti una occupante senza titolo, in conseguenza di vari pronunciamenti dell’Autorità Giudiziaria con un decreto di rilascio che risale ormai al 2014, confermato poi anche da un Decreto del Presidente della Repubblica del 2016, al quale la donna aveva presentato ricorso, perdendolo. Questo, innanzitutto, dimostra che la vicenda è definitiva e ineluttabile. E non potrebbe essere altrimenti visto che agli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica si accede secondo le norme dello Stato che regolano criteri e condizioni, a tutela di tutti coloro che potrebbero avere diritto ad un’abitazione. Chi occupa degli alloggi senza averne titolo, infatti, danneggia in primis proprio quei cittadini che hanno tutto il diritto di accedere ad un’abitazione Erp”.
“È bene – aggiungono Comune e Ater – sottolineare, inoltre, che la vicenda prosegue ormai dal 2014. Ciò dimostra che Ater e Comune di Rieti sin dall’inizio, ognuno per le proprie competenze chiaramente, si sono immediatamente attivati mettendo in campo una rete di sostegno e di protezione sociale. Per questo motivo, più volte è stato rimandando lo sfratto al fine anche di consentire l’individuazione di una soluzione alternativa e pienamente dignitosa. Nonostante la donna da anni conoscesse nel dettaglio la situazione, ha di fatto posto in essere un comportamento volto a permanere nella condizione di occupante senza titolo, non lasciando l’alloggio. Tuttavia, grazie all’impegno del Comune di Rieti, alla donna è stata offerta la possibilità di essere ospitata presso una nuova struttura residenziale con vitto e alloggio. Proposta che, però, al momento non è stata ancora accettata dalla signora che, proprio nella giornata di ieri, ha riferito agli uffici dei servizi sociali di voler riflettere sulla proposta. La ricostruzione della vicenda evidenzia chiaramente come sia pretestuosa e strumentale l’accusa di disinteresse rivolta al Comune che all’Ater”.
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