“La Società Elexos, che oggi ha presentato una procedura di licenziamento collettivo per tutti i suoi 43 dipendenti, ha preso una decisione tanto grave quanto immotivata”: lo dice Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e nuovi diritti della Regione Lazio.
“Da tempo è aperto un tavolo presso il Ministero dello Sviluppo economico dove assieme alle altre istituzioni e parti sociali la Regione Lazio è al lavoro per individuare un percorso alternativo alla cessazione dell’attività e salvaguardare sia l’occupazione che il polo produttivo. In piena fase di confronto, con gli sforzi messi in campo dalle istituzioni anche attraverso il ricorso agli ammortizzatori sociali di tipo conservativo e gli strumenti a sostegno degli investimenti, l’apertura della procedura di licenziamento appare come un fulmine a ciel sereno. Un danno enorme che il territorio di Rieti non può permettersi” continua Di Berardino.
“Abbiamo più volte richiamato l’importanza della presenza di tutti coloro che, nel corso degli anni, hanno sottoscritto accordi per il recupero di questa realtà industriale, a partire da Schneider, che nel 2014 – a seguito della cessazione dell’attività produttiva su Rieti – fu chiamata ad assumere la responsabilità di farsi carico di un progetto di reindustrializzazione del sito reatino. Come noto, la società Schneider avrebbe dovuto farsi garante del processo attraverso l’individuazione di un soggetto industriale affidabile, la ricollocazione dei lavoratori e il supporto, nel periodo iniziale, di una parte delle commesse. Oggi, la società Elexos – individuata allora dall’advisor messo a disposizione da Schneider – da anni registra una crisi che non consente prospettive future” aggiunge l’assessore.
“Come Regione Lazio siamo pronti a fare la nostra parte con gli attuali strumenti a disposizione, alcuni dei quali dedicati in modo particolare alle aziende che investono nelle zone del cratere e altri di carattere più generale, al fine di continuare il lavoro volto a favorire una nuova reindustrializzazione e a sostenere eventuali investitori disponibili a subentrare nell’attività. Per questo auspichiamo che Schneider possa dichiarare, nel prossimo incontro convocato presso il Mise il 14 maggio, tutto il sostegno a un percorso di risoluzione della crisi, anche attraverso un’ulteriore ricerca di un investitore per onorare gli impegni a suoi tempo assunti. Al contempo, però, l’azienda Elexos deve tornare sui suoi passi e ritirare la procedura di licenziamento collettivo con senso di responsabilità e correttezza nei confronti di tutte le parti. Credo che con questi presupposti si possa riprendere il lavoro già da tempo avviato a difesa dell’occupazione e delle attività produttive” conclude Claudio Di Berardino.
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