Cantando sulle note dell’ “Isola che non c’è “di Bennato, una platea attenta di circa 1500 bambini ha interagito con lo spettacolo “Clara Bond: Missione difendiamo le favole”, l’evento di chiusura del progetto didattico della Centrale del Latte di Rieti, “La filiera del latte, dall’allevamento alla tavola dei consumatori”, andato in scena il 16 e il 17 aprile con un doppio appuntamento al Teatro Flavio Vespasiano.
Alla magia delle fiabe che sono state rappresentate durante il rocambolesco viaggio degli “aristogatti” Duchessa e Romeo, si è unita l’arte del teatro e della danza per una commedia musicale che ha chiuso l’intero progetto delle scuole iniziato ad ottobre con le visite nel cuore produttivo della centrale del latte, divertenti laboratori di cucina e attività pittorica e grafica.
In un allegro gioco interattivo, le scolaresche hanno interagito con i personaggi delle fiabe come Fata Smemorina, Hansel e Gretel, Regina di Cuori, Paggetto di Cenerentola, le tazzine della Bella e la Bestia, facendo il tifo per i protagonisti della storia e scagliandosi contro i “cattivi”, oltre a ridere di gusto in molte scene esilaranti dello spettacolo. Missione compiuta per Clara Bond in difesa delle fiabe, i bambini dal Teatro Vespasiano sono arrivati tutti con la fantasia sull’Isola che non c’è , e sono “sopravvissuti” con entusiasmo, gioia e soprattutto proprio per mezzo della loro inesauribile fantasia, senza smartphone, tablet e video giochi.
L’infanzia, anche in questo evento della Centrale è stata messa al centro della progettualità – Siamo noi che dobbiamo ringraziare voi bambini, che ogni anno ci permettete di vivere qualcosa di speciale, almeno per un’ora all’anno, il poter tornare anche noi un po’ bambini – ha dichiarato sul palco del Vespasiano, il Presidente della C.La.R., Marco Lorenzoni – Voglio ringraziare la regista Pascale Saccone che ci stupisce sempre mescolando arti diverse, i docenti che si sono mostrati per tutto l’anno molto disponibili e propositivi e gli splendidi artisti che si sono esibiti, sia quelli delle scuole reatine di danza che gli attori professionisti e amatoriali –.
Il Presidente ha accolto con stupore anche la grande torta realizzata con buste di latte, simbolo di una bella festa vissuta insieme alla comunità, perché questa è anche la mission aziendale di rafforzare un legame con il territorio, comunicandone il valore attraverso i prodotti di eccellenza a km 0.
Il Presidente ha accolto con stupore anche la grande torta realizzata con buste di latte, simbolo di una bella festa vissuta insieme alla comunità, perché questa è anche la mission aziendale di rafforzare un legame con il territorio, comunicandone il valore attraverso i prodotti di eccellenza a km 0.
Dopo aver risolto il mistero delle mucche scomparse nella prima edizione e aver convinto Dio in Paradiso a non mandare il diluvio universale proteggendo ancora una volta, il genere umano e gli animali dall’estinzione, l’eroina uscita dalla penna della regista Pascale Saccone Clara Bond ha, nell’edizione 2019 difeso la favola, la creatività messa a rischio dell’abuso di tecnologia, giochi informatici e social network
Molto appezzata la scenografia ed i costumi curati da Erika Franceschini e a Emanuele Mancini. Oltre a tre scuole di danza, Aradia Danza, Danzarte, Centro Danze Rieti, hanno partecipato allo spettacolo attori professionisti e non; Clara Bond (Sylvie Luciani), Fata Smemorina (Giovanna Martellucci), un’acrobatica Regina di Cuori (Barnaba Bonafaccia, professionista che lavora con Pino Strabioli), Romeo (Simone Casanica, professionista impegnato in fiction e doppiaggio), Madame (Paola Gallo), George il suo istrionico avvocato (Maurizio Festuccia), Hansel e Gretel (Giacomo Beccarini e Sara Casanica, impegnata in una serie tv per ragazzi), Adelina Blabla (Virginia Baglione), Edgar (Giancarlo Antro).
Foto: CLAR ©