QUESTIONE LATTE, COLDIRETTI SCRIVE A BIRINDELLI E ALEMANNO

Coldiretti scrive all’assessore regionale Birindelli e al sindaco di Roma per risolvere definitivamente i problemi del latte bovino Il latte bovino è un prodotto trainante per l’economia della provincia di Rieti e di tutta la regione in generale. Coldiretti conosce benissimo l’importanza che tale bene possiede per l’agricoltura reatina e laziale e non ha più intenzione di aspettare le soluzioni delle annose vicende che attanagliano l’intero comparto. Per questo motivo, Coldiretti Lazio ha inviato una lettera all’assessore regionale all’Agricoltura Angela Birindelli e al sindaco di Roma Capitale Gianni Alemanno richiedendo loro un incontro per risolvere una volta per tutte le questioni legate al latte bovino. Sono due le tematiche che Coldiretti Lazio intende mettere sul tavolo della discussione. “La prima questione è legata al prezzo di questo prodotto – si legge nella missiva firmata dal presidente regionale Massimo Gargano – destinato sia al consumo che alla trasformazione industriale, corrisposto alle imprese agricole del settore”. “Su questo tema – ricorda Coldiretti – siamo ancora in attesa della convocazione del tavolo tecnico istituito presso l’assessorato regionale per ridefinire l’importo, legato sia alla quantità che alla qualità, anche in considerazione del prezzo al consumo, che di giorno in giorno subisce degli aumenti ingiustificabili, mentre resta fermo il prezzo alla produzione”. “Per questo aspetto – si richiede nella lettera – ci attendiamo una  convocazione a strettissimo giro”. “La seconda questione, indissolubilmente legata alla precedente, riguarda la vicenda delle quote azionarie della Centrale del latte di Roma Capitale, – si legge ancora – rientrate in esclusiva proprietà del Comune di Roma a seguito delle note sentenze del Consiglio di Stato succedutesi nel tempo, che hanno di fatto annullato gli atti di acquisto delle azioni da parte di Cirio prima e Parmalat poi, avvenuto ormai nel lontano 1996. E’ evidente che la politica commerciale messa in essere dal ‘gigante Centrale del latte di Roma’ ha  influenzato e continuerà a influenzare l’andamento economico delle imprese zootecniche a indirizzo bovino di tutta la regione potendone determinare le sorti economiche. Azzerato per tanto l’azionariato preesistente, rivive l’interesse degli imprenditori agricoli all’acquisizione delle quote riservate dal Comune di Roma proprio ai produttori di latte. In questo contesto è indispensabile una forte azione, sostenuta non solo dai produttori, ma anche dalle istituzioni e dagli enti territoriali per poter raggiungere equilibri capaci di salvaguardare i redditi delle imprese agricole che nel nostro territorio rappresentano ancora, nonostante tutto, baluardi di redditività, vitalità e socialità di tutto rispetto”. “Relativamente a ciò – si conclude la lettera – riteniamo ormai non procrastinabili azioni che diano concretezza alle manifestazioni di intento più volte espresse nei più svariati contesti, pertanto restiamo in attesa di una sollecita convocazione che anche congiuntamente vorrete programmare”. La missiva è stata inviata anche ai presidenti delle Province e ai sindaci dei Comuni del Lazio, accompagnata da al cune righe dove si è ricordato a tutti come sia “giunto il tempo delle assunzioni delle responsabilità”, chiedendo alle amministrazioni di “sostenere le ragioni delle imprese agricole del territorio di competenza”. Foto: Itzel COSENTINO/Agenzia PRIMO PIANO © 12 Settembre 2012

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