Accolti dai brani musicali eseguiti dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “G. Pascoli” e dal saluto sia di Giovanni Lorenini, direttore dell’Ufficio scolastico provinciale e della professoressa Paola Giagnoli, dirigente dell’Istituto, alcuni studenti delle scuole superiori di I e II grado hanno partecipato, la mattina del 21 marzo, ad un incontro con Eraldo Affinati, autore di due importanti testi dedicati a don Lorenzo Milani.
Insieme gli alunni del Liceo Scientifico e Classico, erano presenti anche due quinte classi del Liceo delle Scienze Umane che, dopo la trasferta perugina all’opera Nazionale Montessori, continuano il loro percorso di approfondimento della storia della Pedagogia del XX secolo.
Molte le sollecitazioni e le provocazioni dell’autore, ancora di più le domande formulate daglistudenti che, dopo aver studiato in classe il pensiero e l’opera del priore di Barbiana e dopo aver letto i due testi di Affinati, “L’uomo del futuro” e “Il sogno di un’altrascuola”, hanno ascoltato con attenzione le riflessioni dedicate a don Lorenzo.
Molti, quindi, gli insegnamenti e le indicazioni ricevute e forse, tra tutte, quella che ha maggiormente colpito gli studenti del Liceo delle Scienze Umane è legata proprio alla prima domanda posta da uno degli alunni, quando il sacerdote della “Lettera ad una professoressa” definisce una delle qualità piu significative che un docente deve curare, la sua capacità “profetica”.
Don Milani è stato, infatti, un convinto sostenitore della figura del maestro “profeta”, chiamato a confrontarsi non solo con le attitudini e le capacità degli alunni ma soprattutto a guardare all’orizzonte e alla realtà nella quale essi dovranno vivere e realizzarsi, aiutandoli ad addentrarvi, un giorno, con competenza, entusiasmo e coraggio. Quanto è attuale questa indicazione pedagogica ?Quante difficoltà o possibilità di renderla concreta ?
di Reporter a Scuola, Maria Luisa Ciavatta, Carola Ciccomartino e Lorenzo Esposito.