Foto: Gianluca VANNICELLI ©
Centinaia di persone, soprattutto giovani, hanno partecipato questa mattina a Rieti al corteo di Libera da piazza Mazzini a piazza Beata Colomba. Come ogni anno, nel primo giorno di primavera, simbolo di rinascita, la rete di Libera, gli enti locali, le realtà del terzo settore, le scuole e tanti cittadini, assieme ad oltre 900 familiari delle vittime, sono scesi in piazza, per ricordare nome per nome tutti gli innocenti morti per mano delle mafie, creando in tutto il Paese un ideale filo di memoria, quella memoria responsabile che dal ricordo può generare impegno e giustizia nel presente.
IL CORTEO – Ritrovo a piazza Mazzini e marcia verso il centro passando per viale Canali per il corteo di reatini impegnati nel commemorare le vittime di mafia e ricordare che la legalità è perno della nostra società. A chiudere la mattinata, la manifestazione in piazza Beata Colomba all’interno della Chiesa di San Domenico per la lettura dei nomi delle vittime di mafia. “È da Rieti e da altre località che vogliamo far partire una grande opera sociale e corale che sappia unire tutti coloro che tengono viva la memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie, impegnandosi quotidianamente in percorsi di giustizia.
ISTITUZIONE – Una memoria condivisa, viva, partecipe, che nomina ad alta voce, una ad una, tutte le vittime in pari dignità, a prescindere dai ruoli, dalla notorietà, dalle circostanze. Non solo un simbolo, ma una tappa del quotidiano impegno di ognuno per la giustizia, per la verità, per il bene comune” scrivono da Libera. Ufficialmente istituita per legge il 1° marzo del 2017 con voto unanime della Camera dei Deputati come giornata nazionale, ma celebrata già dal 1996 su iniziativa di Libera e Avviso Pubblico. Una scelta per stare vicino a chi non si rassegna alla violenza mafiosa, alla corruzione e agli abusi di potere e per valorizzare l’opera di tante realtà, laiche e cattoliche, istituzionali e associative, impegnate per il bene comune, per la dignità e la libertà delle persone.