Foto: Francesco PATACCHIOLA ©
(di Roberto Pentuzzi) La Npc ha vinto in rimonta contro la Virtus Roma al PalaSojourner: (71-65 – leggi e guarda le foto). Sala stampa affollata e con umori diversi, Piero Bucchi si è attardato più del normale, segno di grande insoddisfazione della prestazione dei suoi giocatori. Rieti è sempre più vicina alla vetta: ora la differenza è di due punti.
LIBERAZIONE – Alessandro Rossi, invece, si è presentato ormai senza giacca e camicia, segno di liberazione e grande soddisfazione: “Roma ci ha dominato per due quarti e mezzo – ha dichiarato l’allenatore della Npc – questo spiega perché sono primi in classifica, con estremo controllo del match, poi l’enorme carattere, il senso di compattezza dei miei ragazzi è stato qualcosa di incredibile. Io sono orgoglioso di loro, ma soprattutto loro devono essere orgogliosi di loro stessi, una grande vittoria, ci siamo presi dei rischi, ma non a caso. Credo che Roma si sia fatta sorprendere dalla energia diversa che siamo riusciti a mettere in campo negli ultimi 12 minuti. I motori della rimonta sono stati tutti, ma non posso non citare Jones e Casini, che hanno giocato 20 minuti a testa negli ultimi 2 quarti, mettendo in campo tutto quello che avevano trascinando gli altri compagni. Aver suscitato le emozioni forti a noi fa sempre bene, questa vittoria mi fa ben sperare per il nostro rilancio. Dobbiamo avere la consapevolezza che possiamo vincere la partite anche in questo modo. Ora abbiamo 5 partite una più difficile dell’altra, ma intanto dobbiamo goderci questa vittoria, assaporare questo momento fino a martedì, poi penseremo a Bergamo e prendere tutti gli incontri con la maggiore serenità e concentrazione possibile”.
“IMPONDERABILE” – “È successo l’imponderabile – ha commentato in piedi il coach della Virtus, scuro in volto – sul più 21 abbiamo smesso di giocare, abbiamo giocato una buona partita per 31 minuti, dopo abbiamo smesso di giocare, si è spenta la luce, poco altro da aggiungere. Se avessimo giocato male per 40 minuti lo capirei, ma troppa differenza dal controllo totale della partita al blackout totale. Merito a Rieti, ma vorrò capire cosa è successo nella nostra testa”.