“Purtroppo il quadro delle carceri del Lazio attualmente non risulta roseo” lo dice Massimo Costantino, Segretario Generale Aggiunto Cisl Fns. “Dobbiamo evidenziare come negli istituti penitenziari della regione mancano circa 400 unità di personale di polizia penitenziaria, rispetto alle dotazione organiche previste dal D.M. del 2017. Un dato preoccupante poiché in molti dei casi la carenza è soprattutto del ruolo sovrintendenti ed ispettori, ma anche del ruolo agenti/assistenti.Preoccupano le condizioni in cui versano alcuni istituti penitenziari. Ultimo visitato quello di Latina. Basti pensare che il personale deve ancora aprire i cancelli manualmente. Ci sono molte criticità , infatti, si è fermi all’inizio del novecento. In questi giorni nella regione si stanno svolgendo unitariamente varie proteste, Rieti, Cassino, Viterbo. Un sit in svolto in data 20 Febbraio davanti al Prap Lazio, Abruzzo e Molise, anche solo dalla Fns Cisl Roma Capitale e Rieti”.
“Attualmente non si placa il sovraffollamento che risulta essere di 1.325 detenuti considerato che n. 6.583 risultano essere i detenuti reclusi nei 14 Istituti del Lazio, dato 28 febbraio 2019, rispetto ad una capienza regolamentare di detenuti prevista di n. 5.258 . Preoccupa il sovraffollamento negli istituti di: Viterbo (+181) ; CC Cassino (+114); CC Frosinone (+103); NC Civitavecchia (+172); CCF Rebibbia (+106); NC Rebibbia (+ 387); CC Regina Coeli (+378); Velletri (+169) , CC Latina (+ 65) NC Rieti (+83). Preoccupa il tasso di affollamento nei singoli istituti: Latina risulta al 184%, CC Regina Coeli al 161%, CC Cassino al 156%, CC Velletri 141%” scrive Costantino.
“È noto il deficit qualitativo dell’attività lavorativa nell’ambito degli Istituti Penitenziari, dove il lavoratore si trova ad essere, in molti casi, attore di disagi operativi. Questi sono causati dal sovraffollamento, dall’inadeguatezza edilizia delle strutture penitenziarie e dalla crescente carenza di risorse umane. La Fns Cisl Lazio, seguito stato di agitazione comunicato dalla segreteria nazionale – mediante comunicato unitario ad eccezione di una sigla sindacale, parteciperà in massa alla manifestazione nazionale di protesta programmata a Roma per il giorno 27 marzo. Per la Fns Cisl occorrono più risorse economiche ma soprattutto più personale perché è impensabile che ad oggi una unità espleti due è più posti di servizio” conclude Costantino.