Una nuova dichiarazione del sindaco di Rieti, Antonio Cicchetti, sul caso dirigenti verso il decadimento.
“Non c’è caos in Comune ma ordinata, organica e puntuale risposta ai problemi posti dal Ministero degli Interni col cui responsabile c’era stato un lungo colloquio prima che pervenisse la nota che, evidentemente, era stata firmata in precedenza. Al dottor Bonanno, a seguito di ulteriori colloqui telefonici, è stata inviata venerdì mattina una delibera di giunta, corredata di una mole notevole di documenti, che verranno esaminati nella competente commissione ministeriale convocata per martedì 26 febbraio. Il caos semmai nasce da una legislazione, anche in questa materia, superficiale e contraddittoria e dai problemi interpretativi e pratici che ciò comporta per tutti gli operatori.
Il Comune di Rieti, come gli altri, deve approvare il bilancio entro il 31 marzo ed è inconcepibile che, nelle attuali condizioni di predissesto, lo possa fare senza un responsabile di ragioneria. Persona che, peraltro, è stata selezionata a seguito di un bando pubblicato su “Il Corriere della Sera”, su “Il Sole 24 Ore” e sul Bollettino Ufficiale della Regione Lazio. Per maggiore trasparenza è stata poi redatta una graduatoria, non richiesta in casi del genere, ed è stata assunta la prima classificata, estranea all’ambiente cittadino.
Gli atti firmati dai dirigenti Marcucci e Belli non sono stati impugnati e conservano, pertanto, la loro validità.
Il Consiglio convocato per lunedì 25 è chiamato ad esaminare, con tutti i crismi della legalità, la richiesta del Comune alla Cassa Depositi e Prestiti di un’anticipazione di liquidità per quasi 5 milioni di euro indispensabile a pagare i creditori dell’Ente.
Quanto ai deambulanti oppositori di centro-sinistra vadano dove credono! Uno tra loro, il consulente di Zingaretti, per accreditarsi convenientemente presso le Autorità cui minaccia di ricorrere, esibisca il suo 335, cioè quel certificato dei carichi pendenti che vanamente abbiamo richiesto di conoscere per tutta la durata della campagna elettorale. E in quattro sistemino, secondo le prescrizioni del Ministero dei cui pareri invocano il rispetto, le loro posizioni debitorie nei confronti del Comune per quanto indebitamente percepito nel tempo”.
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