(di Roberto Pentuzzi) Dodici giorni dopo la scomparsa del fratello Ottorino, noto giornalista reatino, è venuto a mancare anche Attilio Pasquetti, importante espressione di un dirigente di società sportive. Da più di un anno combatteva con un tumore ai polmoni e ieri sera, presso l’Hospice San Francesco di Rieti, già affranto dalla morte del fratello, la città ha perso uno degli uomini che ha rappresentato la pallacanestro reatina in Italia ed in Europa (leggi).
EPOCA D’ORO – Negli anni 70, la AMG Sebastiani Basket era presieduta da Renato Milardi, il direttore sportivo era Italo Di Fazi, alle loro spalle, nel lavoro di tutti i giorni c’era Attilio, il Team Manager di Rieti, con grande conoscenza della lingua inglese, o meglio degli slang americani. Il primo grande, e rimasto unico, personaggio che Pasquetti curò e gestì fu Willie Sojourner, nel 1976; tra gli altri grandi nomi negli anni successi ci sono Cliff Meely, Tony Zeno, Lemor Lampley e l’immenso Joe Bryant.
ANEDDOTI – Attilio raccontava spesso di anedotti e comportamenti pittoreschi di questi grandi giocatori, che i tifosi storici hanno potuto vedere sul parquet di quello che allora lui chiamò PalaSport di Campoloniano. Dopo aver girato molto per lavoro, viveva con la sua famiglia in centro, perché amava sentire i rumori e gli odori della sua città natia, fin dal mattino, quando il fornaio e il fruttivendolo gli facevano capire che era ora di prendere il suo amato cagnolino e passeggiare lungo l’argine del Velino.
SOFFERENZA – Ha sofferto come tutti gli amanti del basket nelle sparizioni delle varie società. Non voleva mai mollare Attilio e a fine anni ’90 insieme agli amici di sempre, Davide Angeletti e Luigi Simeoni, con l’appoggio di Marzio Leoncini, fondò la Virtus Rieti. Nel 2000 andò in scena al Palazzo uno dei momenti meno entusiasmanti della storia reatina, sconfitta in gara 3 nella finale del campionato di serie B1, per tornare in serie A2.
OLANDA – Pur amando i colori amarantocelesti, si innamorò dell’arancione dell’Olanda di calcio. Duranti gli Europei, disse “Immagina tutto il palazzo di colore arancione”. Fu un vero spettacolo a vedersi, ma non portò bene e torno agli amati colori tradizionali. Nel 2009, altra importante ricostruzione, prima con la Spes, subito dopo con la Rbc Rieti. Oltre alla pallacanestro fu dirigente nel calcio negli anni 90 con il presidente Gaetano Papalia; Pasquetti ha chiuso la sua carriera da General Manager nel Real Rieti del presidente Roberto Pietropaoli, per il quale ha seguito in prima persona la ristrutturazione dell’attuale PalaMalfatti. Oggi lo piange una città intera, che si stringe attorno alla famiglia con messaggi di cordoglio che arrivano da tutte le parti.
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