Foto: Gianluca VANNICELLI ©
(di Roberto Pentuzzi) La Npc vince 78-77 contro Tortona all’overtime in una gara vietata ai deboli di cuore (leggi il racconto del match e guarda le foto). Un match avvelenato dalle decisioni arbitrali, che però né né Ramondino Rossi hanno commentato in sala stampa. Preoccupazione per Adegboye, uscito in barella: si attendono notizie sulle sue condizioni (leggi).
ROSSI – In sala stampa si commenta la settima vittoria consecutiva estremamente gradita, quanto sofferta.
“Io sto finendo gli aggettivi per i miei ragazzi – afferma Alessandro Rossi – si stanno veramente superando, in una giornata complicata come oggi non hanno mai abbassato la testa. Sono molto contento ed orgoglioso. Voglio mandare un pensiero ad Adegboye ed al papà del giornalista Valerio Pasquetti (Ottorino, storico giornalista della città, scomparso oggi – leggi). Nell’ultima azione si è verificato quello che si è accaduto per tutta la gara, loro hanno scelto un quintetto piccolo, con tiri dalla lunga, noi abbiamo provato a restituire fisicità in difesa e poi giocare con dei miss match in attacco. Avremmo dovuto giocare con più attenzione, l’incontro si è reso nervoso per parecchi minuti e noi ci siamo caduti in pieno, saremmo dovuti rimanere più lucidi, alla fine è andata bene. Questa vittoria per me è ancora più importante, sapendo che diversi miei giocatori non erano in perfette condizioni fisiche, se giochiamo con questo piglio possiamo andare lontano”.
RAMONDINO – “Complimenti a Rieti per la stagione che sta facendo – commenta Marco Ramondino – aggiungo un grande in bocca al lupo ad Adegboye. Noi abbiamo fatto tutto quello che potevamo, siamo andati anche oltre le nostre possibilità, nonostante le rotazioni di Rieti non fossero facili da applicare, viste le loro assenze, abbiamo giocato contro quintetti alti che ci hanno messo in difficoltà. I nostri avversari sono molto fisici, non era facile tenere contro di loro. È stato un match in cui spesso sono saltati anche i piani partita, a cominciare dalla assenza di Adegboye, grave, per carità, però noi abbiamo dovuto sbattere il muso contro un quintetto inaspettato, molto più grosso”.