“La recente proposta di legge sulle aperture domenicali degli esercizi commerciali in esame alla commissione Attività produttive della Camera, ci trova totalmente favorevoli”: lo scrive il numero uno di Confcommercio Rieti.
REGOLAMENTAZIONE – “Una regolamentazione delle aperture era da tempo invocata da Confcommercio Lazio Nord. La possibilità per i negozi di restare aperti 26 domeniche alternate su 52 con l’aggiunta di deroghe per 4 festività nazionali da concordare su 12, ci sembra un giusto compromesso. La liberalizzazione, insieme ad altri fattori, ha creato un’eccessiva disparità tra i grandi gruppi distributivi e le piccole e medie imprese determinando l’abbandono dei centri urbani. Per le località turistiche, ci saranno delle eccezioni. Qui le aperture domenicali si potranno concentrare durante l’alta stagione, così da poter beneficiare al massimo dell’affluenza dei visitatori. Ad esempio, i negozi delle località balneari potranno rimanere aperti le domeniche tra maggio e inizio settembre, i negozi delle località sciistiche potranno restare aperti le domeniche da novembre a inizio marzo. Le Regioni in accordo con le associazioni di categoria definiranno il calendario delle aperture più confacenti alle esigenze del luogo” dice Tosti.
STESSO MERCATO STESSE REGOLE – “Consentire invece ai negozi del centro storico e ai negozi di vicinato di rimanere aperti tutte le domeniche dell’anno, ad eccezione dei giorni festivi, può rappresentare un’opportunità di rilancio dei centri urbani. Anche le proposte per regolare il commercio online a nostro avviso, rappresentano un inizio di regolamentazione della leale concorrenza tra le imprese e di maggior tutela per i consumatori. Lo slogan ‘Stesso mercato, stesse regole’ che noi stiamo invocando da tempo, da qualche giorno si ritrova nelle pagine dei giornali e dei tg. La mappatura dei siti di vendita on line al fine di tracciare le merci vendute in Internet, la piattaforma unica del made in Italy, l’imposizione ai siti e-commerce di applicare gli stessi prezzi dei negozi e la web-tax, sono tutte proposte che possono favorire la concorrenza leale del mercato. L’obiettivo non è quello di frenare la corsa dell’e-commerce, oramai parte imprescindibile dell’evoluzione commerciale e dei costumi di oggi, ma solo di garantire regole eque per tutti” conclude Tosti.
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