“Movimento e divertimento”, “apprendimento e socializzazione”, “condivisione e collaborazione”, “amori e amicizie”: tanti i binomi che si potrebbero declinare per esprimere l’intensità di questa esperienza di scuola in quota ad Aremogna, Roccaraso.
L’opportunità è stata offerta agli alunni della Scuola Secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo “Luigi Mannetti” di Antrodoco che hanno risposto con grande entusiasmo per il terzo anno consecutivo. Non una semplice settimana bianca ma una scuola in quota, un’esperienza di crescita emotiva unica, una promozione di autostima, autonomia, indipendenza e libertà.
L’evento ha coinvolto 67 alunni e 7 insegnanti dal 14 gennaio al 18 gennaio, ospiti dell’Hotel Paradiso. “Si ringraziano il dirigente scolastico, Angelo Pitorri, il personale della segreteria e i docenti della scuola secondaria per aver reso possibile la realizzazione del progetto. Un plauso ai professori Raffaella Giovannetti, Gabriella Sulpizi, Alfonso Coccia, Francesco Sette, Eleonora Coppari, Felice Fusco, Chiara Chiuppi per l’impegno profuso e l’impeccabile organizzazione. Un grazie anche alle famiglie che hanno sostenuto questa iniziativa e supportato i docenti nell’attività educativa dei propri figli” dicono dalla scuola.
Attori e protagonisti gli alunni che, liberamente, hanno deciso di restare in “classe” e misurarsi in attività sportive e non solo che la scuola ha posto in essere: sci di fondo, corsi e gare di tiro con l’arco, tornei di pallavolo, pallamano e pallacanestro, percorsi di orienteering esplorando il territorio, giochi di ruolo legati al tema dell’emergenza sismica, costruzione di aquiloni, preparazione di oleoliti, momenti di accoglienza e continuità con gli alunni delle classi quinte invitati a vivere e condividere una giornata educativa con i ragazzi della Scuola Secondaria.
Una scuola capace di considerare le differenze dei singoli individui che ne fanno parte: di genere, di abilità, di tipo di intelligenza, di etnia, di cultura, di linguaggio, di sviluppo, di condizione fisica. Una scuola che sappia trasformarle in un potenziale, una ricchezza, una varietà di possibilità, per offrire a tutti le stesse opportunità di partecipare con il proprio, personale, contributo.