Doppio appuntamento per l’Unione Generale del Lavoro di Rieti che nella giornata del 30 gennaio si appresta a sancire il proprio rilancio nella provincia, con l’inaugurazione della nuova sede e il convegno “Legge di Bilancio 2019 e Quota 100“.
“L’inaugurazione della nuova sede in Via dei Flavi, 15 alle ore 17,00, è il punto di arrivo di un percorso che ha visto il nostro sindacato impegnato in un’azione di grande rinnovamento per essere sempre più accanto ai suoi lavoratori, ma anche a tutti i cittadini reatini” – afferma Paolo Mattei, Segretario Generale della Ugl Agroalimentare ed attuale reggente della Unità Territoriale Locale di Rieti”. “Verrà presentatala nuova classe dirigente, motivata e competente, pronta a sostenere la persona oltre i confini del mondo del lavoro, come cittadino, consumatore, contribuente e familiare, grazie anche ai servizi che l’Ugl offrirà nei nuovi locali dell’Utl Ugl di Rieti”.
“Nel convegno ‘Legge di Bilancio 2019 e Quota 100’ che si terrà presso la Sala dei Cordari alle ore 18,30 alla presenza del Segretario Generale della Ugl Paolo Capone del responsabile del centro studi della Ugl Fiovo Bitti e l’intervento del Sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, modera i lavori Paolo di Lorenzo giornalista del tg5, illustreremo – continua il Responsabile della Utl – l’importante conquista della Quota 100, richiesta fortemente dall’UGL e tradotta da semplice promessa in realtà da un nostro sindacalista, ora Sottosegretario di Stato per il lavoro, On. Claudio Durigon, che finalmente destruttura la legge Fornero ridando fiducia a circa un milione di lavoratori nel prossimo triennio”.
“La giornata del 30 gennaio – conclude Paolo Mattei – vuole essere anche un momento di sfida e di proposta, non sarà un punto di arrivo di un percorso bensì l’inizio di una nuova opportunità, una sfida di crescita per la UGL su un territorio esigente come il nostro, che negli ultimi anni ha nuovamente dimostrato le sue innate capacità di resilienza, vogliamo rompere una innata vocazione di riverenza verso una politica locale autoreferenziale e lontano dai bisogni del cittadino, sentiamo il dovere civico e morale di ribellarci alla storiella che le colpe sono sempre di chi c’era prima. Non possiamo non chiedere dove stiamo andando, una provincia con una popolazione sempre più vecchia e nessun progetto di futuro. Vogliamo stimolare i palazzi della politica affinchè si ritorni a parlare il linguaggio dei cittadini, che pensino di più ai bisogni di una popolazione sempre più costretta ad emigrare perché senza speranza di futuro ”.