Nigeriano uccide connazionale all’ex Moi di Torino, arrestato a Rieti dopo la fuga

È ritenuto vicino al gruppo degli Eiye (aquile), una delle mafie nigeriane da tempo radicate anche in Italia, Michael Umoh Onoshorere, il nigeriano di 23 anni arrestato per l’omicidio dell’ex Moi di Torino.

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Il giovane è stato fermato a Rieti, dove era fuggito dopo il delitto avvenuto nei giorni scorsi, nell’ambito delle indagini condotte dalla questura di Torino.

Le indagini della squadra mobile del capoluogo piemontese si sono avvalse della iniziale collaborazione dei carabinieri della compagnia di Mirafiori (Torino). Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, coordinati dal pm Francesco La Rosa, lo scorso 7 gennaio il fermato aveva cercato di investire la vittima con l’auto, una Ypsilon ritrovata nei pressi dell’ex Moi col parabrezza sfondato sulla quale sono ora in corso le analisi scientifiche del caso.

La vittima è stata uccisa nel sonno. L’assassino gli ha sfondato il cranio con un bilanciere da palestra da 50 chili. Un solo colpo, violentissimo, prima della fuga conclusasi nelle scorse ore nel centro Italia.

Accertamenti sono in corso anche per stabilire se il fermato è responsabile pure dell’aggressione, il giorno prima del ritrovamento del cadavere, ad un altro nigeriano, colpito con una accetta nel centro di Torino.

Da: La Stampa

di seguito la nota della Questura di Rieti:

ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO L’AUTORE DI UN OMICIDIO AVVENUTO A TORINO

Nel pomeriggio del 21 gennaio scorso gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Rieti, in collaborazione con il personale della Squadra Mobile di Torino, hanno tratto in arresto U. M. O., 33enne Nigeriano domiciliato nel capoluogo piemontese ma  di fatto senza fissa dimora, il quale dopo aver commesso un omicidio aveva fatto perdere le proprie tracce rifugiandosi a Rieti, in un’abitazione di suoi connazionali.

Lo scorso 19 gennaio, nel capoluogo torinese, su un letto all’interno di un’abitazione  veniva rinvenuto il cadavere di un uomo di colore  con il cranio completamente sfondato nella parte frontale/parietale. Le lesioni al capo erano state cagionate dall’uso di un pesante bilanciere da palestra composto da dischi pesanti circa 50 kg.

Il cadavere veniva identificato per ANDREW Abiodun Yomi nato nel 1985 in Nigeria, titolare di permesso di soggiorno per motivi umanitari, con precedenti per resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.

Le indagini svolte dagli Agenti della Polizia di Stato di Torino consentivano all’Autorità Giudiziaria di emettere un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti del nigeriano, mentre contestualmente veniva predisposta un’attività di individuazione con supporti tecnologici che permettevano agli agenti delle Squadre Mobili di Rieti e Torino di rintracciarlo e bloccarlo nel tardo pomeriggio di lunedì scorso nel quartiere Borgo.

 

L’uomo, dopo le formalità di rito svolte in Questura, è stato condotto presso la Casa Circondariale di Vazia.

Foto: La Stampa ©

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