(di Chiara Pallocci) L’italiano è una lingua parlata dai doppiatori. Lo scriveva Ennio Flaiano, scrittore e giornalista abruzzese ed è quello che deve aver pensato anche Raffaele Lunari, reatino doc trapiantato a Roma per lavoro, quando, un pomeriggio di luglio, valutò la possibilità di realizzare un’app “Dizionario Italiano-Reatino”.
COME NASCE UN’IDEA – “Stavo tornando da lavoro, mi sono imbattuto nel classico temporale estivo. Una volta arrivato a casa, mia moglie mi disse il classico detto reatino, «Piove co’ le mani e co’ li pei!» – racconta Raffaele – Scherzando l’abbiamo tradotto in inglese ed è venuto fuori: “It’s raining with hands and feet!”, siamo scoppiati a ridere. In quel preciso istante mi si è accesa la lampadina del dizionario”.
DAL CORSO ALL’APP – Raffaele Lunari, 40 anni, di padre “burghicianu” e mamma sabinese, analista programmatore certificato Microsoft: “A marzo, anche grazie ad un collega, esplode la passione per Android così decido di acquistare un vecchio telefono Samsung e un corso online. Iniziai da subito con lo sviluppo dell’app in cui ho raccolto molte delle parole del nostro dialetto, parlando con la gente – prosegue il giovane sviluppatore – A verbi e proverbi in vernacolo reatino è dedicata invece una sezione specifica”. Tra le varie funzionalità dell’app anche la condivisione social: “È possibile postare sui social sia le parole sia l’audio o, addirittura, impostarle come suoneria del cellulare!”
UN DATABASE IN ESPANSIONE – Il database è in continua espansione ed evoluzione: “L”utente finale infatti, nel menù a scomparsa di sinistra, può scrivere tutti i suoi suggerimenti per migliorare la qualità dei contenuti dell’app. Ma la cosa più divertente è l’integrazione nell’app del sintetizzatore vocale di Google che “legge” le parole verbi e proverbi” spiega Lunari. “Sono innamorato della mia terra e delle mie origini che non cambierei per niente al mondo ma sistemare gli accenti giusti sulle vocali non è stato semplice!”
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