“In tutta Italia le edicole stanno chiudendo con una cadenza di 2 al giorno e sono passate dalle 42.000 unità di pochi anni fa alle attuali 28.000”: lo scrive il segretario provinciale del Sinagi (affiliato Cgil), Luca Simeoni. “Sono andati persi ben 14.000 posti di lavoro, nel silenzio più assoluto senza l’intervento di alcun ammortizzatore sociale”.
PREOCCUPAZIONE – “Gli editori, sovrani assoluti della filiera, hanno da sempre gestito i finanziamenti pubblici in maniera privata, investendo poco o niente in prodotti e filiera. Il Sinagi, nel prendere atto che la Federazione Italiana Editori non intende rinnovare l’accordo nazionale di categoria, strumento imprescindibile per il riequilibrio dei rapporti all’interno della filiera ritiene, sia maturato il tempo di intraprendere iniziative tese a ricondurre la Fieg ad assumere un comportamento consono ad un serio e proficuo rapporto di trattativa con le organizzazioni sindacali degli edicolanti e, pertanto, chiamerà i propri iscritti, e gli edicolanti tutti, a partecipare ad una manifestazione nazionale da tenersi a Roma il 28 gennaio 2019, con contestuale chiusura delle edicole” conclude Simeoni.
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