Vertice ad Amatrice, i sindaci a Crimi: “Più soldi e un cambio di passo sulla ricostruzione”

Terminata nel tardo pomeriggio la riunione dei sindaci di Amatrice, Accumoli e Cittareale con il sottosegretario Vito Crimi e il commissario alla ricostruzione Farabollini. I sindaci hanno chiesto non il solito emendamento tampone ma un disegno organico per affrontare la situazione anche se è auspicabile che nel prossimo decreto, quello di Catania, vi siano almeno le norme più urgenti.

Tra i provvedimenti che i primi cittadini chiedono: il cratere ristretto, con il riconoscimento dei Comuni che hanno il maggior danno, la rappresentanza dei sindaci dei territori più colpiti in cabina di regia, il tema delle seconde case. A questo proposito è stata data ampia rassicurazione sia dal Commissario che dal Sottosegretario che sarà subito emessa l’ordinanza relativa al dl di luglio scorso, affinché sia possibile sin da questa primavera la costruzione di villaggi idonei a ospitare i non residenti, i proprietari cioè delle seconde case, che sono parte integrante del tessuto sociale di questi luoghi.

Sul resto, Commissario e Sottosegretario si sono impegnati a valutare le possibili soluzioni per dare ai Comuni del cratere ristretto la possibilità di intervenire su strade, urbanizzazione, sottoservizi. “I sindaci – si legge in una nota – si dicono soddisfatti dei temi trattati e auspicano un cambio di passo. Restano quindi attenti per valutare se le promesse fatte oggi saranno mantenute. Si sono comunque riservati di presentare al Governo un documento programmatico che condivideranno con i sindaci dell’intero cratere”.

Sulla visita di Crimi è intervenuto il vescovo Pompili: “Questo territorio è attraversato – fa sapere – da un clima di tristezza e sfiducia, in parte legato alla lentezza della ricostruzione, sia nell’azione pubblica che nell’attività privata”.

 

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