(di Christian Diociaiuti) Stagione 2003/2004, di una spettacolare e quantomai combattiva Serie C1. Le strade di Ezio Capuano, nuovo allenatore del Rieti, e di un reatino doc, Raffaele Battisti, si incrociano. Ed il tecnico nella sua conferenza fiume di ieri sera (leggi e guarda le foto) non ha dimenticato il giocatore di Poggio Bustone, simbolo amarantoceleste e riferimento della storica stagione appena passata, quella della promozione in C accanto a Carmine Parlato. “Quindici anni fa il 3-5-2 lo facevo già a Sora, c’era il vostro Battisti. Sono stato il primo a credere in quel modulo” dice Capuano. Oggi è un marchio di fabbrica; marchio su cui plasmerà anche il Rieti e il mercato di gennaio.
CHE RICORDI – “Ho bei ricordi del 3-5-2 a Sora con Capuano – esordisce Raffaele Battisti, che ha iniziato la stagione al fianco di Parlato a Latina e poi si è dedicato al lavoro, mettendo in stand by il calcio – Capuano in quell’anno è subentrato: noi eravamo ultimi in classifica dopo otto giornate e dopo il suo arrivo facemmo una gran rimonta, in un campionato difficile come la C1 di allora, e ci siamo salvati con più di 40 punti. Si andava in campo e ci si divertiva, nonostante dicessero che il 3-5-2 fosse un sistema di gioco difensivo. Con le idee di Capuano e la sua grinta, la stessa che sa trasmettere ai giocatori, esprimevamo un bel calcio. Fatto, probabilmente, anche da buoni calciatori. Perché alla fine, ci vogliono anche quelli.
PREPARATISSIMO – “Capuano, di tutti gli allenatori che ho avuto, e sono stati tanti da calciatore, è uno dei più preparati a livello tattico. Insegna tante cose, insegna calcio – aggiunge Battisti, 41 anni – Sono contento che sia venuto qui a Rieti, avrò modo di andarlo a trovare. Ci siamo già sentiti per telefono, spero che i ragazzi possano seguire le idee che ha, sicuramente ne troveranno giovamento in campo. In queste situazioni lui si trova a suo agio, con carisma, carattere, sicuramente cercherà in tutti i modi di tirar fuori il meglio dai calciatori e tirar fuori il Rieti da questa situazione. Spero veramente, col cuore, sia la persona adatta per riportare in alto il Rieti”.
Nella foto: 17 gennaio 2016, Raffaele Battisti festeggia il gol sul Trastevere. È 2-1 contro l’amico Pirozzi: segnano Lo Russo, Battisti e Giannone su rigore.
Foto: RietiLife ©