Foto: Simone SABATINO ©
“Come in una Biblia pauperum, fatta per coloro che guardando le pitture sulle pareti delle chiese possono intendere la realtà, ma è anche molto di più, perché Dio nessuno lo ha mai visto (Gv 1, 18), però il Verbo si è fatto carne (Gv 1,14), Gesù Cristo lo ha rivelato e attraverso la contemplazione delle immagini ci è dato salire dal visibile all’invisibile”: con questo spirito che ha ispirato i giovanissimi di Azione Cattolica di Vazia, che insieme ad alcuni adulti ed il piccolo Samuele, hanno realizzato il presepe vivente la notte di Natale e replicato in questo giorno dell’Epifania.
Come un terzo tempo venuto dopo le letture e l’omelia, i 32 figuranti, che hanno partecipato alla messa dalla cappella laterale, hanno espresso ciascuno a suo modo questo sentire, interpretando i sacri avvenimenti della notte Santa. Forte l’apprezzamento dei numerosi fedeli presenti che raccolti intorno alla capanna hanno in silenzio pregato e concluso con il padre nostro, e una e Maria, questo momento che non è stato vissuto da tutti come rappresentazione, ma come proseguimento della comune preghiera. Camminando tra i vari quadri realizzati, per cercare di capire da quale punto di vista le immagini vanno guardate, perché guardandole se ne possa intendere il significato così, in semplicità e letizia, si è conclusa la liturgia. “Il presepe vivente che per la prima volta si è realizzato in questa parrocchia è stato arricchito dall’arrivo dei Magi, che seguendo la stella hanno trovato il bambino e augurano a tutti buone feste” fanno sapere da Vazia.