Torna la questione dell’ufficio anagrafe del Comune di Rieti. Tante le segnalazioni che arrivano in redazione ma sono tante anche quelle pubblicate sui social. E una l’ha postata questa mattina l’ex assessore alla Cultura della giunta Petrangeli, Diego Di Paolo.
NUMERI “DIGITALI” – “Comune di Rieti ufficio anagrafe – scrive Di Paolo sui social – Sono entrato alle 10.10 e sono le 10.40. La “numerazione digitale” indica che sono il numero 2, ma della seconda serie di 20 e stanno servendo il 5 della prima serie. Ma non si sa quanta gente ho davanti perché alcuni bigliettini sono mancanti, andati perduti. Forse non ce la farò prima dell’orario di chiusura, visto che per la mia fila c’è solamente un’impiegata, e i tempi per ogni utente sono biblici. Ho solo bisogno di cinque certificati. Non si sa neanche se li devo fare tutti qui o devo andare anche in un altro ufficio. È possibile nel 2018 (finito) vivere una situazione simile in un Comune capoluogo di provincia di un Paese del G7? Chiedo agli altri fortunati intorno a me e la risposta è ‘… Mica possiamo fare la rivoluzione per tutto!’. È anche vero. Presi per sfinimento. Logorati nel profondo. Annientati. Incapaci!”.
LA REPLICA – La risposta a Diego Di Paolo arriva direttamente su facebook ed è lo stesso sindaco Antonio Cicchetti a replicare: “Caro Diego, da ex amministratore ricorderai che in ‘un capoluogo di Provincia di un paese del G7’ i dipendenti hanno diritto alle ferie!”.
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