L’Unione dei Comuni Alta Sabina e la Cooperativa Sociale Il Gabbiano, rispettivamente ente gestore ed ente attuatore del Progetto SPRAR Sabina, propongono per domani, 28 dicembre, alle ore 18, presso il Teatro Comunale di Poggio Moiano, la manifestazione Storia e storie dal Kurdistan… un anno con il Progetto SPRAR Sabina, che sarà aperta dai saluti istituzionali del Presidente dell’Unione dott. Sandro GROSSI, e che prevede la presentazione del XIII rapporto dell’Osservatorio romano migrazioni curato da IDOS, alla presenza del dott. Vincenzo Lodovisi, Vice Presidente dell’Anci Lazio. Occasione che appare quanto mai propizia in quanto nel volume, annuario dedicato al tema dell’immigrazione nel Lazio e a Roma, è stato approfondito il lavoro e il valore del progetto SPRAR Sabina, prescelto tra i protagonisti del Lazio.
BEST PRACTICE – Le buone pratiche dell’accoglienza saranno infatti costantemente le protagoniste della serata che si profilerà come l’occasione per creare un momento di condivisione e di scambio tra i beneficiari, gli operatori del Progetto SPRAR Sabina e la comunità che accoglie, celebrando e rimarcando in modi diversi il proficuo rapporto che durante l’anno che sta per concludersi si è instaurato tra i beneficiari del progetto e la comunità locale. “Si tratta di una buona pratica ormai consolidata, ma che in quest’anno di mutamenti socio-politici vuole essere il segnale di quanto un’accoglienza virtuosa possa essere una risorsa”, ha dichiarato in proposito il Presidente della Cooperativa Sociale “Il Gabbiano”, Daniela Franchi.
SERATA – Nel corso della serata verrà presentato e distribuito ai partecipanti il Libro Agenda 2019, gadget che ogni anno la Cooperativa Il Gabbiano pubblica, dedicandolo di volta in volta ad una delle culture di provenienza dei beneficiari. Quest’anno sarà la volta del Kurdistan turco. I Curdi sono più di 30 milioni di persone, uno dei gruppi etnici più grandi privi di unità nazionale; la loro terra, la Mesopotamia, è compresa all’interno di stati nazionali come la Turchia, l’Iran, l’Iraq, l’Armenia, il Libano, la Giordania. Non sono liberi di manifestare la propria identità. Per questo sono costretti a fuggire dalle loro città e dai loro villaggi. “Il lavoro di ricerca che dà vita al libro agenda è finalizzato a dare voce a questo popolo senza stato, dando risalto alle singole storie di vita dei beneficiari accolti nel Progetto Sabina, nell’intento di raccontare un intero popolo, con le sue tradizioni, con i propri modi di vivere e di affrontare le circostanze a cui la vita li sottopone”, ha commentato Flavia Braconi, operatrice del Progetto Sabina che ha curato la raccolta delle storie. Oltre alle parole delle storie dei beneficiari, un cospicuo numero di immagini contenute nell’agenda completa la narrazione delle attività svolte durante l’anno dagli operatori e dai beneficiari, in relazione alla comunità che accoglie: dai tirocini formativi alle attività didattiche rivolte alle scuole del territorio, dai vari momenti di inclusione a quelli ricreativi, svoltisi sempre nell’ottica della crescita e dell’inclusione di tutti i soggetti che hanno il privilegio di interagire con il modello Sprar, che pratica l’accoglienza diffusa di soggetti provenienti da altri paesi, ma che portano con sé un bagaglio di conoscenze e competenze che possono contribuire all’arricchimento socio – economico dei nostri piccoli territori. “L’evento, con il suo irrinunciabile Libro Agenda, si propone di sintetizzare il ricco lavoro portato avanti dal nostro Progetto SPRAR in questo 2018”, ha dichiarato la Coordinatrice del Progetto Sabina, Isabella D’Attilia, che ha destato curiosità precisando che “tra le pagine del Libro Agenda sarà avvincente scoprire come l’interlocuzione con il territorio è l’arma vincente della buona accoglienza”. L’attenzione si soffermerà su uno degli eventi salienti delle attività di progetto, inerente la manifestazione Alla scoperta del Kurdistan con Ali Can e Awasin, di cui sarà proiettato in anteprima il video spot, che darà lo spunto per introdurre uno spettacolo di danze tradizionali.
MOSTRA – Sarà inaugurata e presentata al pubblico la mostra Il Kurdistan privato…allestita e ideata dai beneficiari curdi: dalle immagini provenienti da archivi fotografici privati si vuole ricostruire una memoria collettiva dei luoghi del cuore, che sono stati abbandonati forzatamente, in cerca di una vita migliore. La serata si concluderà con un aperitivo a base di specialità curde, al fine di rafforzare la conoscenza della cultura di questo popolo, passando attraverso i sapori e gli odori che contraddistinguono la cucina, come espressione di identità e di appartenenza ad un gruppo etnico.
Foto: RietiLife ©