Si completa questo fine settimana, nell’affascinante scenario invernale e pre-natalizio del Terminillo, il ciclo di eventi “Mari e Monti – La rivoluzione dell’inclusione” organizzato dal Team Lazio di Special Olympics Italia e dal team provinciale di Rieti in collaborazione con gli enti di promozione sportiva, il Comune di Rieti, la Provincia di Rieti e il Coni provinciale di Rieti. Dopo i giochi sulla sabbia di Ladispoli dello scorso settembre, un altro appuntamento molto atteso dai circa 150 partecipanti, tra cui 55 atleti, 30 volontari e tanti familiari che si ritroveranno a distanza di qualche anno dall’ultima edizione terminillese, tra giochi e attività di preparazione ai trentesimi giochi nazionali invernali Special Olympics di Bardonecchia (13-18 gennaio 2019).
L’evento offrirà momenti di incontro e di svago per Atleti, famiglie e volontari, con attività ludico motorie e ricreative in un clima di festa. Obiettivo è quello di far scoprire una nuova visione della disabilità, vissuta come capacità di esprimere e non come limitazione. A tale finalità si abbina la promozione del turismo sportivo per valorizzare i più bei territori della nostra regione.
“Come a Ladispoli, in riva al mare, sarà un giorno particolare di grande divertimento anche sul monte Terminillo – dichiara la direttrice del Team Lazio di Special Olympics, Stefania Cardenia – in un anno d’oro per il nostro movimento che compie 50 anni di esperienza, di amore e di inclusione”.
Dal direttore provinciale di Special Olympics Enrico Faraglia, un ringraziamento anche alle aziende che hanno contribuito all’allestimento del programma (Gioielleria Non solo Oro e Supermercato Todi’s di via Angelo Maria Ricci) e alle strutture ricettive che accoglieranno i protagonisti della manifestazione.
Special Olympics è un programma internazionale di allenamenti e competizioni atletiche per persone con e senza disabilità intellettiva fondato da Eunice Kennedy nel 1968. Per questo movimento, diffuso in oltre 170 paesi in tutti i continenti, lo sport è un’occasione unica di esperienza educativa e formativa, oltre che un mezzo per una piena integrazione nella società delle persone con disabilità intellettiva. L’opportunità di dimostrare coraggio e capacità, diventa infatti un efficace strumento di riconoscimento sociale, di gratificazione e valorizzazione delle abilità di ogni persona.
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