Parte domani 7 dicembre la Prima Rassegna teatrale civitese, organizzata dal Comune di Cittaducale e da unaltroteatro (impresa di produzione teatrale ministeriale) nell’ambito delle iniziative promosse dall’amministrazione comunale per le festività natalizie; farà da palcoscenico – fino a domenica 9 dicembre (con ingresso alle 21.15 per tutti gli spettacoli) – il Palazzo della Comunità in Piazza del Popolo a Cittaducale, già un tempo adibito ad ospitare balli, commedie e spettacoli di ogni genere.
Da autori classici ad autori contemporanei, con due monologhi ed uno spettacolo interattivo, unaltroteatro porterà in scena storie che raccontano aspetti della vita umana tanto antichi quanto attuali: la riscoperta delle origini, l’attenzione alle relazioni umane, la ricerca di una guida paterna.
Dal vivere etico e semplice di un fornaio che, mantenendo in vita la pasta madre ereditata dal nonno, lotta contro la manipolazione dei cibi e dell’essere umano, ai modi scaltri che – come insegna Mirandolina dal testo goldoniano del 1753, “La locandiera” – usano le donne per far innamorare gli uomini ponendo così l’accento sulle relazioni umane e sul funzionamento dell’amore fino al rischioso e coraggioso viaggio di “formazione” che affronta una sorta di Telemaco napoletano alla ricerca di un padre, una guida, un maestro.
Sarà infatti Sante, fornaio rivoluzionario de “La Masa Madre” (di e con Ettore Nigro) che riscopre la semplicità delle origini e lotta per mantenere in vita la pasta madre ereditata dal nonno, ad aprire la rassegna venerdì 7 dicembre 2018.
Sabato 8 dicembre 2018 invece in scena ci sarà Mirandolina, donna scaltra e locandiera di Goldoni che sa “come si innamorano gli uomini”. Lo spettacolo, con la regia di Mario Autore, vedrà il pubblico entrare a far parte della messinscena e dello stesso allestimento.
A chiudere la rassegna domenica 9 dicembre 2018 sarà “Telè”, spettacolo ispirato all’omonimo libro di Pina Lamberti Sorrentino con la regia di Lorenza Sorino. Lo spettacolo racconta di un Telemaco napoletano, interpretato da Arturo Scognamiglio, che lascia il basso napoletano in cui abita per andare alla ricerca del padre, affrontando così il rischio ma anche la bellezza del viaggio.
L’ingresso è libero e gratuito.
Foto: Unaltroteatro ©